
Tre Allegri Ragazzi Morti Primitivi del futuro
La Tempesta
I tre ragazzi non sono più adolescenti da un pezzo, nonostante ciò continuano a sentirsi molto vicini a quel mondo. Tuttavia, i toni sprezzanti, scanzonati e irriverenti dei primi dischi hanno gradualmente lasciato il posto a tematiche sempre più introspettive, fino a questo lavoro, dove le malinconie e le disillusioni sono il tema centrale dei brani. Toffolo e compagni continuano sempre a caratterizzarsi per il loro cantautorato rock, immediato ed incisivo, ma in “Primitivi del futuro” hanno deciso di cambiare decisamente registro stilistico.
Al punk’n’roll che ha caratterizzato la loro carriera fino a “La seconda rivoluzione sessuale” sono subentrati il reggae e dub, il disco, infatti, è stato prodotto da Paolo Baldini, già dietro la consolle per Africa Unite ed altri. A parte l’iniziale “La ballata delle ossa”, gli altri dieci brani hanno tutti il ritmo in levare e l’intervento dell’elettronica in dilatazione. Il testo più interessante, nel quale viene maggiormente descritta la disillusione, è “Puoi dirlo a tutti”, mentre ne “La faccia della luna” Toffolo utilizza alcuni elementi biografici, per estrarne un pezzo poetico e che attinge molto dalla tradizione cantautorale. Anche il blu che caratterizza la copertina evidentemente è indicativo della loro svolta stilistica.
