La famosa etichetta trovarobato/Audioglobe
Con il loro pop sbilenco e deviato i Mariposa, continuano a stupire e a suscitare la curiosità di chi cerca nella musica contemporanea qualcosa di innovativo. Bene, loro ci riescono molto efficacemente, grazie ad un approccio alla musica di totale passione e con una voglia di rompere gli schemi standardizzati.
Si tratta di musicisti con una notevole esperienza alle spalle, dunque si possono permettere di stravolgere qualunque pattern musicale, senza mai apparire fini a sé stessi, ma instillando nell’ascoltatore un ragionevole dubbio sul futuro della musica.
La loro capacità di spaziare è immensa ed è testimoniata tanto dai momenti di pop sinfonico di “Tre mosse” e dal pop colto, orchestrale e con deviazioni prog di “Pierodattile”, quanto dalla psicotica “Eccetera eccetera” o dai divertenti disco-funk, che sanno tanto di anni ’70 come “Chambre” e “So you can live with song”. In mezzo sono collocate la roboante e claustrofobica “Black baby hallucination” e la frenetica “Con grande stile”.
L’ascoltatore alla fine del disco è un po’ frastornato, ma anche molto compiaciuto, grazie all’instabilità di questi undici canzoni, piene di spunti e di voglia di divertirsi.
Vittorio Lannutti
