Thomas Milian, Franco Neri, Maurizio Merli. Le stragi senza fine. La polizia chiede aiuto. La polizia non può sparare. Le rapine a mano armata. Le calibro9. I seventies nell’armadio. L’Italia e gli inseguimenti. I ricordi del cinema nostrano. Gli attori indimenticati. I registi indimenticati. Le colonne sonore indimenticate. I Calibro35 e il ripescaggio, la passione che brucia l’intera raccolta cinematografica dei grandi Franco Martinelli e Umberto Lenzi.
I Calibro35, una miriade di concerti, un passato ed un presente che profuma d’indie, un progetto che profuma di nostalgia, d’ambizione. Quattordici brani (due gli inediti composti direttamente dalla band, “Notte In Bovisa” e “La Polizia s’Incazza”), cinquanta minuti: le più grandi opere scritte e composte dai Maestri quali Micalizzi, fratelli De Angelis, Cipriani, Morricone e Trovaioli, ora rilette, ora (ri)arrangiate dalla band che mastica funk, jazz e free-rock nel suo esordio discografico targato Cinedelic Records. Una totale, spasmodica, precisa ricerca e reinterpretazione delle più grandi emozioni degli inseguimenti polizieschi dei “settanta” italiani. L’ incipit assillante di “Indagine Su Un Cittadino Al Di Sopra Di Ogni Sospetto” (Morricone), il party siculo di “Shake Balera” (De Luca), l’acidità in “Milano Calibro 9 (Bouchet Funk)” (Bacalov dirige gli Osanna), la straordinaria e rocambolesca jam (session) di “Gangster Story” (Guido & Maurizio De Angelis), i violini armati nel “Preludio” (Bacalov dirige gli Osanna) e la commovente rielaborazione di Roberto Dell’Era in “L’Appuntamento” (di Lauzi/Carlos).
L’esordio omonimo dei Calibro35 è l’esperimento, il progetto che ridisegna e rimodella perfettamente le effervescenti, infuocate, camaleontiche, dilatazioni poliziesche di “Roma Violenta”, “Italia A Mano Armata”, “La Polizia Incrimina La Legge Assolve”, “Il Cittadino Si Ribella”, “Milano Calibro9”. Da copertina. Da cinema.

Marco
14/11/2008 at 14:52
Da approfondire 😀
fak
15/11/2008 at 22:58
visti live al circolo degli artisti a roma… INCREDIBILI.
anto
19/11/2008 at 00:16
c’ero anche io al circolo! serata veramente eccezionale come non accadeva da tempo. ‘sti quattro suonano come dannati! Mi sono perso il disco ma lo prendo di sicuro, grandissimi.
orasputin
04/02/2010 at 10:35
Ascoltando questo disco, la riflessione sorge spontanea: la scena underground italiana si sta ingrossando, i circuiti web danno una bella mano, i locali investono sulle band. Potremmo dire che sono attivi due binari: il primo, quello televisivo, di X Factor, Sanremo e Amici; il secondo, rischioso e sincero, che ruota attorno alle etichette indipendenti.