New Model Label
“Muda”, ciò che il sistema capitalistico e volto al solo efficientismo tende ad eliminare, dato che è la traduzione giapponese di spreco/improduttività è sia il titolo di esordio di Solfrini, cantautore di Cattolica, sia il frutto della sua esperienza di operaio in una azienda.
Così Solfrini, forse involontariamente si presenta come un piccolo working class hero, dato che il suo approccio alla canzone è quello da cantautorato che deve molto alla tradizione italiana del genere che va dagli anni ’70 in poi.
I dieci brani sono dotati di ottimi arrangiamenti folk-ballad spesso in elettroacustico e nei suoi brani si riscontrano i fantasmi di diversi cantautori, a partire da Ivan Graziani (“Marta al telefono”, “Equilibrio”), soprattutto per l’intonazione, mentre in altri frangenti si avvicina a Giancarlo Firigeri (“Domenica”).
Tuttavia, Solfrini, in possesso di un buon curriculum, dato che ha suonato con Country Joe McDonald e spesso è ospite su Radio 1, nella trasmissione Demo, è dotato di una personalità sicura, i suoi brani, infatti, non hanno nulla di derivativo, seppure sono spesso evocativi.
