Erased Tapes
Laddove finiva Transition comincia The Cell: a suo modo una sorta di breve sequel incentrato di nuovo sulla ricerca di una comfort zone all’interno di un mondo complicato e dall’epilogo poco rassicurante (“Saremo tutti vecchi un giorno: quindi dobbiamo iniziare a scrivere una lista delle cose da fare”).
Le narrazioni del songwriter californiano sono il distillato di una poetica malinconica, quasi francescana per genesi ma pesante come piombo per impatto (The Cell, Family), e un companatico atmosferico ambient-folk minimalista – rifinito magistralmente in consolle da Peter Broderick – a testimonianza del talento contemplativo di un uomo che ha saputo trasformare gli effetti collaterali della sofferenza in provvidenziale carburante creativo.
Sette brani che incastrano Nils Frahm, John Grant e Bon Iver tra i dolenti tasti d’avorio di un pianoforte e l’abbraccio salvifico di una natura che non tradisce mai (Nature’s Course).
