2016 (R)esisto
La toscana delle buone chicche musicali colpisce ancora! Da Empoli un bel meltin’di blues, acid jazz, rock, funk e soulness da parte dei Boxes, quartetto di buone intenzioni qui con l’official omonimo, dieci motivi più che credibili per lasciarsi andare in snodati balli, affogare piacevolmente in turbinii dai profumi black e sognare con raffinatezza, piacevolezza ed eros in pompa magna.
Un juke box rotondo, un – appunto – musical box che è quasi un indispensabile soundtrack per una giornata da caricare al massimo o da invertire per una bella sudata dentro e fuori l’anima, special modo se si segue la bellissima linea del vocalist che oltre che guida, è estetica al cubo, una espressività fuori dal normale da sentire dentro i gironi underground. Ovvio disco da intrattenimento, nessun miracolo da gridare alto, ma comunque uno “sporco lavoro professionale” a cinque stelle che possiede tutti gli impulsi giusti per rimanere – “on line” – nella memoria dell’ascoltatore.
Dallo wah wah funky di The future is coming al pop rock turbine di Winter’s tale, dai colpi di basso sincopati di Your influence alla ballatona strizza cuore Fallen è tutto un brividino non male, insomma un qualcosa di più, molto di più, di un semplice disco seriale come ne scorrono tanti.
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