Pulver und asche
I Black Fluo, gruppo di Chiasso, con “Billion sands” ci portano nei lati oscuri del viaggio. I brani di questo disco sono giocati sullo strano e precario equilibrio tra elettronica, psichedelia e melodia. I brani sono quasi tutti parlati. Le ambientazioni sono oscure e notturne.
Il quartetto svizzero ci porta lungo le strade di una metropoli immaginaria, nella quale il protagonista è alla ricerca dei propri genitori, ma sullo sfondo non c’è la speranza bensì l’incombente fine del tutto. Concettualmente siamo vicini a “The road”, il romanzo di “Corman Mc Carthy, dato che la sensazione che trasmettono queste sette tracce è proprio l’inesorabilità della fine, che consente scarsi sprazzi di speranza.
C’è piuttosto un senso claustrofobico di fine e di un viaggio in un vicolo cieco. “Billion sands” non avrebbe sfigurato come colonna sonora in uno degli ultimi tre film di Lars Von Trier dove i finali sono senza via d’uscita.
