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Andrea Tich – Una Cometa di Sangue

andrea-tichPer intenderci e per essere chiari una volta per tutte, quello che scrissi quattro anni fa riguardo Andrea Tich lo penso tutt’ora, il mio pensiero non cambia, nessun ripensamento, stupido è chi cambia idea, tutto come ieri, la mia opinione è la stessa, Andrea Tich è Dio, Andrea Tich scrive, compone, suona e canta come pochi altri in Italia, Claudio Rocchi fu il padre, la mano de Dios, spendi spandi effendi che la Salvezza la trovi nei suoi occhi, fu il Salvatore della Patria, fascisti su Marte, Andrea Tich è un poeta che fa la storia, che meriterebbe di aprire e chiudere, come ospite d’eccezione, come ospite d’onore, Sanremo, Canzonissima, il Festivalbar e tutte le altre manifestazioni musicali italiane, famose e non, attuali e non, il suo mondo, la sua storia, fu il 1978, fu la Cramps, poi il ritorno nel 2010, furono Alberto Scotti e Cinzia La Fauci, poi il 2014, un doppio album, “Una Cometa di Sangue”, ancora Snowdonia Records, le canzoni di ieri, le canzoni di oggi, le canzoni perdute, il suo concept album, accomodatevi pure, maschera ho il biglietto, maschera questa volta ho pagato, maschera questa volta starò muto, maschera questa volta voglio godermelo tutto, l’arco trionfale della new wave, del prog, del kraut-rock con la pummarola, nasce in Sicilia da madre tedesca e padre croato, cresce tra Augusta e Milano, Franco Battiato chiama, Tich risponde, spostatevi tutti a sinistra, ventiquattro brani, un monolite di quasi due ore, un macigno leggerissimo, ti amo, ti amo, ti amo, panta rei, Eraclito c’aveva visto giusto, “Una Cometa di Sangue” non conosce picchi, non conosce discese, non conosce crepe, ascolti “Siamo soli più che mai” e ti si apre il cuore, fai due passi in avanti e ti inchiodi alle casse (“Sento nel cuore la pioggia”), spegni la luce che voglio sognare (“Farfalla fluorescente” e la dedica tutta strumentale al Maestro, “Il posto…dov’è andato Claudio Rocchi?”), chiudi il libro che ti stai innamorando, Andrea Tich, lascia e raddoppia, Andrea Tich e la perfezione, “Una Cometa di Sangue”.

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