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Recensioni

Airportman Giaccone Lalli – Anna e Sam

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Le strade degli Airportman e di Stefano Giaccone si erano già incrociate circa dieci anni fa in un disco di quest’ultimo. Ora i cuneesi e lo storico saxofonista e cantautore di Franti, Ishi e tanti altri progetti musicali libertari degli ultimi trent’anni, si sono di nuovo incontrati. Questa volta, però della partita è anche Lalli, che con Giaccone ha condiviso molte esperienze, a partire proprio da quella con i Franti. Sulla carta dunque si tratta di un progetto che suscita molte aspettative, tutte pienamente rispettate. Questo combo, infatti, è riuscito ad esprimersi in maniera colta, poetica, evocativa e profonda.

Il disco è strutturato sul pianoforte, i brani sono molto scarni, con inserimenti saltuari di chitarre, sax e pochi altri strumenti. Grande spazio viene lasciato alla poeticità dei testi, introspettivi, spesso ermetici e sicuramente frutto di travagli e riflessioni personali. Tuttavia, colpiscono al cuore, che si tratti della serenità raggiunta in “Indifferenza così cara”, cantata e gestite con la giusta dose di pathos, o dei momenti eterei delle assenze che emergono da “Dieci anni”, passando per la saggia consapevolezza delle rivoluzioni fallite, allegoricamente espresse in “Sogno di un drogato”, fino alla dialettica raggiunta nella conclusiva “L’umiltà”. Un disco intimo e profondo, che merita innumerevoli ascolti.

Written By

Vittorio Lannutti, ricercatore/sociologo delle migrazioni, counsellor, con una grave, cronica ed irreversibile dipendenza da rock.

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