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15 MINUTES of SHAME – Scrambled Eggs

15-minutes-of-shameAutoprodotto

Trattano la musica come le uova strapazzate del titolo del loro esordio, questi quattro ragazzi, alla prese con un post-punk molto contaminato. Strapazzando e rimescolando buona parte del sound indie degli ultimi venticinque anni il quartetto, che si è fatto un nome nel circuito italiano dell’indie, dato che ha aperto concerti per Le Luci della Centrale Elettrica, Marta Sui Tubi, Nobraino e altri, ha allestito otto brani acerbi, ma efficaci.

Tra ritmi sincopati e che guardano al primo post punk, miscelandolo con ska e reggae (“Fiftteen minutes of shame”), il quartetto si sposta fino alle depravazioni del brit-pop della title-track. Per fortuna che i rimandi al miglior indi degli anni ’90 ci rallegra con “Crazy fight or corianders”.

Sonorità caraibiche sono presenti anche nel rock latino di “Michael”, mentre con “Guagamela” il gruppo fa fare un bel tuffo nel passato di un rock evocativo e immortale.

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Written By

Vittorio Lannutti, ricercatore/sociologo delle migrazioni, counsellor, con una grave, cronica ed irreversibile dipendenza da rock.

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