Galeotto fu Rockon: è infatti in seguito al lancio in anteprima del loroprecedente video “Wrong to be kind” (25.000 click in pochi giorni prima che Youtube lo censurasse) che il nome Ukrain Mom Productions prende a circolare e a razzolare consensi, fino ad attirare l’attenzione di un certo poco raccomandabile ultra-underground musicale americano: gente che si diverte a nascondere le lamette di certe idee impopolari nelle mele caramellate del pop, e che nei tre minuti di “Wrong to be kind” – che fa sfilare Ronald McDonald accanto e Jimmy Saville – trova eco al proprio divertito vandalismo.
Il passaparola prende infine la forma di una inaspettata e prestigiosa collaborazione, quella col bizzarro cantautore di Filadelfia David E. Williams: per lui, i ragazzi di Ukrain Mom (Mattia Coletti e Carlo Migotto, con le animazioni di Marco De Benedicits e l’aiuto di Zhong Di e Claudia Bernardi) hanno firmato il video “A Patch Of Fog In Purgatory” (brano tratto dall’album “Trust No Scaffold Built Of This Bone”, uscito per Old Europa Cafe nel 2013), che ha debuttato online venerdì scorso.
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Williams, già collaboratore di Naevus, Rozz Williams e dei nostrani Albireon, è il nume tutelare dei sadici d’America: un eccentrico che piega il proprio deformato pop sinfonico – qualcosa tra i Residents e Daniel Johnston – al resoconto di storie surreali, disgustose e politicamente scorrette. E il video è un abito tagliato su misura, coi suoi riferimenti alla sparatoria di Kent State e a Richard Nixon, il duplice cammeo di Idi Amin (intento a cucir bambole…) e le pernacchie a Michael Moore e John Lennon (la sequenza finale è una parodia dadaista di “Imagine”); e poi cumuli e cumuli di gelato multigusto, che dalla Ukrain assicurano essere metafora dell’odierna victim culture. Giudicate voi, possibilmente prima che Youtube se ne accorga.
