Avrei preferito” è il titolo del nuovo singolo di Zafarà, nome d’arte del cantautore siciliano Sergio Zafarana, in uscita in digitale e in radio a partire dal 29 aprile 2021.
Zafarà, il cui stile è fortemente influenzato – come lui stesso racconta – da “bevitori dalla voce roca (Tom Waits, Vinicio Capossela), da poeti estinti (Fabrizio De André, Giorgio Gaber), da milanesi capelloni (Afterhours, Paolo Benvegnù), da incalliti sperimentatori (Pink Floyd, Radiohead)”, spiega così il nuovo singolo: “in un momento dove ci si rende conto che sono passati i 40 anni, risulta “fisiologico” fare un resoconto, non necessariamente legato alle cose giuste o a quelle sbagliate, ma semplicemente delle riflessioni. “Avrei preferito” tende a raccontare le strade percorse, quelle che “avrei” potuto percorrere e gli intoppi che in qualche modo vorrei dimenticare o sotterrare.”
Per l’occasione, gli abbiamo chiesto i suoi 5 brani preferiti, ecco cosa ha scelto!
Il mio ruolo – Afterhours
Una canzone con un’atmosfera scura, un testo ricco di immagini e turbamenti avvinghiati alla pericolosità delle scelte.
Ultimo amore – Vinicio Capossela
Nella sua immensa bravura come cantautore complesso ma allo stesso tempo con una prodigiosa capacità di trasmettere emozioni, una storia bellissima.
L’anima non conta – The Zen Circus
Un testo intenso, con dei chiari riferimenti al passato che hanno segnato, probabilmente, l’autore, la melodia unita alle parole non fa altro che enfatizzare le emozioni che inevitabilmente tendono a cucirsi addosso di chi la sta ascoltando.
La suonatrice di hammond – Cesare Basile
Una di quelle canzoni che riesce ad essere, senza mezze misure, un quadro con la sua atmosfera ossessiva, produce immagini pericolosamente vissute.
Un medico – Fabrizio De Andrè
Una storia tratta da una poesia, De Andrè maestro della parola, riesce a raccontare un uomo che durante il corso della sua vita scoprirà che la passione e l’amore per un’attitudine spesso possono produrre sentimenti intrisi di delusione e disperazione.
