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La biografia musicale di MURIEL: 5 brani per cinque fasi della sua vita

Esce mercoledì 20 ottobre 2021 (distr. Believe) Gios3, il nuovo singolo di Muriel, il primo e unico brano d’amore della cantautrice pop: una relazione a distanza, la pioggia e i tatuaggi di cui in fondo non ci pente mai abbastanza. Una voce fuori dal coro che porta oggi un brano che parla dell’amore più quotidiano e atipico, facendo a botte col sonno. Per l’occasione le abbiamo chiesto di comporre la sua biografia musicale, ecco com’è andata. 

Mi chiedete cinque brani, cinque posti nel mio cuore. 

Le influenze sono state tantissime, sono cresciuta inondata dalla musica, dalle canzoni, e mi è estremamente difficile riuscire ad estrarne un numero tanto basso. 

Andrò in ordine cronologico, o per lo meno, ci proverò. 

NASCO DI LUNEDÌ 13 OTTOBRE
Mysterons dei Portishead

In generale l’intero “Dummy” dei Portishead rappresenta un disco importante per me.  Lo ascoltò mia madre durante la mia gravidanza e fu la sola ed unica ninna nanna per i miei primi anni di vita.  Un legame embrionale, oserei dire, quello tra me ed il primo degli undici capolavori di quell’album. Tuttora questo brano mi placa, mi calma, un toccasana per i miei attacchi di panico. 

IL MONDO DEI GRANDI 
By this river di Brian Eno

Questo pezzo di Brian Eno lo ascoltavo spesso assieme a mio padre, me l’ha regalato senza mai dirmelo esplicitamente. Moltissimi ricordi, in gran parte malinconici dovuti ad un suo periodo buio, emergono riascoltandolo.  Lo definirei il mio primo approccio verso il mondo crudo e reale, verso il mondo dei grandi, verso quella sofferenza che, per forza di cose, arriva a farci tremare.  Ma un saggio mi ha dimostrato che basta saperla accettare, apprezzare, accarezzare, per tramutarla in qualcosa di bello. Grazie Pa. 

NON MI VERGOGNO DI ESSERE PAZZA PER LA FELICITÀ 
Fiesta dei Pogues

I Pogues raccontano una parte di me, raccontano il mio nome, raccontano l’Irlanda, quel posto dove sono stata desiderata e concepita.  Questa canzone sa un po’ di casa. Fiesta rappresenta la mia altra metà, ben lontana da complessi paranoici ed ambizione persecutoria, quella leggera, spensierata, positiva, bizzarra, spesso inadatta, quella che se ne frega del giudizio degli altri e balla e canta a squarciagola in mezzo ad una strada o ferma ad un semaforo rosso con i finestrini abbassati. Accompagnata da una Guinness non tostata è davvero il massimo. 

È BELLO STARE MALE 
Paranoid Android dei Radiohead

E dunque vi presento la mia altra metà. Come qualsiasi altro prodotto firmato Radiohead (nonostante “Ok computer” sia sul gradino più altro del podio) è la mia traccia del cuore. Con lei la mia natura paranoica si sente meno sola, mi ha accompagnata in pianti liberatori e giornate grigie in cui per scelta non avevo voglia di vedere il sole. Con lei ho apprezzato la tristezza, e l’ho accolta come una delle emozioni più vere. Mi ha insegnato a stare male, il che è il primo passo per stare meglio.

L’AMORE
La costruzione di un amore di Ivano Fossati

Ciò che mi mancava per essere donna era sicuramente l’amore. 

Fossati mi ha catturata con “Il disertore” ma mi ha raccontato la follia dell’innamoramento con questo brano da brividi.  Amare non è facile, l’amore di per sé non lo è.  E poi costruirlo, mantenerlo, proteggerlo, nutrirlo.. una sfida per pochi.  L’amore ci rende fragili, forti allo stesso tempo. La più grande contraddizione del secolo, e ciò che ci accomuna gli uni con gli altri da sempre.  L’amore è vita. 

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