Esce il video di “Spremiagrumi” dei Queen Of Saba, una canzone per nottambuli: descrive la sensazione di quando ci si sveglia nel mezzo della notte e si perde l’orientamento, la piena coscienza di sé e dell’ambiente circostante; quando gli oggetti che di giorno si riconoscono diventano altro, ombre, suggestioni, e le emozioni sopite tornano prepotenti al centro dei pensieri, esasperate da un sonno agitato. La canzone prende la forma di un monologo interiore, lento e un po’ confuso che sa di postumi e malinconia, in cui la voce è protagonista su una base di synth ciclica e sincopata in grado di descrivere tramite i suoni ciò che racconta il testo. Il videoclip è stato realizzato con la partecipazione di Federica Fasano, ballerina italiana con traiettoria in Russia, Olanda, Malta e Spagna, dove attualmente risiede. Con “Spremiagrumi” ricerca con una punta di ironia la leggerezza dell’equivoco, le tessiture fluide delle sensazioni evocate dal testo, la manifesta eleganza del sound.
Gli abbiamo chiesto di fare una playlist notturna!
Quando a fine gennaio abbiamo pubblicato il nostro singolo Spremiagrumi l’abbiamo descritto come un “monologo notturno”. Chi vive di notte sa che la musica ascoltata molto dopo il tramonto del sole risuona in modo diverso: i suoni si propagano più densi nel silenzio, le parole acquisiscono significati nuovi e destinati a svanire appena esce il sole. Ecco quindi una piccola, selezionata playlist di canzoni da ascoltare di notte, da Frank Ocean ai Post Nebbia.
Frank Ocean, In my room
My room, my room, my room with me
Every night you were in my room
My room, my room with me
I guess I can’t state my feelings too soon
I don’t know you
And I can’t put no threats in the air
Un po’ trap e un po’ indie, un po’ strafottente e un po’ sottone, questo brano riempie tutti gli spazi con suoni di sintetizzatori profondi e percussioni che si snocciolano incastrandosi con la voce leggera di Frank, che si appoggia sulle parole giusto il tempo necessario per farcele intuire. Ci immaginiamo che sia stato scritto su uno di quei letti da jet privato, magari durante un comedown da LSD o Poppers (entrambe citate nel testo con metafore): il testo è un crogiuolo di immagini oniriche, che merita un’occhiata approfondita. Magari domani mattina
Lykke Li, Two Nights ft. Aminé
I, I left all the lights on, sleepin’ with no clothes on
Baby, I’ve been staring at a blank phone
You never came home
Decisamente triste, si potrebbe piangere. Lykke Li è famosissima per il remix del suo pezzo I Follow Rivers, e ci immaginiamo questo brano come una sorta di continuazione tragica di quella storia d’amore. Tradimento, dubbio, disperazione, solitudine. Nella voce strascicata si coglie apatia, incredulità, abbandono. Ma forse ci stiamo immedesimando troppo (ops).
Interessante l’intermezzo rap/trap ma anche il punto in cui dice “you’ve been dancin’ with somebody” e l’atmosfera diventa improvvisamente diversa, quasi un’eco lontana di un pezzo di Whitney Houston. Bello eh?
Post Nebbia, Žižek
Ho paura di sapere chi è
Che sta per scendere da quelle scale, non voglio parlarci
Per ritornare sui miei stessi passi
I Post Nebbia sono per noi la rivelazione di quest’anno. Questo pezzo comincia come una ballata trasognata di Mac DeMarco e diventa un tuffo nel mondo elettronico e disperato dei migliori Beach Boys (no, non Surfin’ USA). Il testo è personalissimo e universale, come solo i migliori sanno fare. Vi sentiamo dentro. Continuate così.
Ceri, See Maw, Buio Sereno
E già lo so che il tempo mi farà da culla
Sogni persi che la notte porterà
Piccolo capolavoro del producer Ceri che ha raggiunto la fama lavorando con Franco126. Da ballare di notte con le cuffie a massimo volume, saltando, provando le mosse che non si ha il coraggio di fare di giorno. Il trucco di questa base è che tocca punti di estrema delicatezza e livelli altissimi di gaso allo stesso tempo: tutti i suoni sono estremamente curati e inseriti al momento giusto, dai fischi animaleschi all’inizio alle note di quello-che-ci-sembra-un-vibrafono-ma-potremmo-sbagliarci (deformazione professionale).
Duckwrth, BOY
Let’s meet between the gender
Now wouldn’t that be awesome?
Canzone manifesto che abbiamo scoperto mesi dopo la composizione di Spremiagrumi. Geniale l’uso dei rumori e della linea di basso. Meraviglioso il testo che sfida le convenzioni di genere: un artista hip hop maschio che canta “I’m a girl” non è cosa da tutti i giorni. WAAAAIIT! Questo è tutto dai Queen of Saba. Sappiamo che siete lì fuori, night owls.
Bonus:
Queen of Saba, Spremiagrumi
E allora se ascolto Tchaikovsky e butto giù un po’ di Brioschi
Dici che mi passa questo bruciore collaterale che mi scaverna gli occhi?
