Gli Inner Skin, di stanza a Roma, sono una band complessa e che non ha simili. Il gruppo nasce a cavallo tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 da un percorso musicale iniziato più di cinque anni fa da Alberto Frasson, veneto trapiantato a Roma.
Hanno pubblicato da poco un nuovo singolo dal titolo “The Lone Sleeper”, una carezza che poi diventa un urlo, facendosi vanto della voce di Alberto Frasson.
Alberto è un cantante eclettico e visionario e si presenta con una sorta di purezza musicale, un approccio quasi romantico e incantato a questo nuovo viaggio. La sua è una scrittura d’autore, in bilico tra l’alternative rock d’oltre oceano e puntate visionarie nel dark e nel progressive.
Un progetto ad alta tensione che dovreste davvero conoscere e, in questo momento in cui non possono suonare dal vivo, abbiamo chiesto a Giorgio (il batterista) che cosa ascoltano per sviare questo problema.
Circles on Circles – Caspian
Un brano che avrei voluto scrivere io, intimo e struggente come pochi. Da ascoltare e riascoltare decine di volte senza stancarsi mai.
When the Party’s Over – Billie Eilish
Talenti così nascono raramente. Magnetica in tutto ciò che fa. Fu questo il primo brano che sentii di Billie. Rimasi folgorato.
Applause Of A Distant Crowd – Vola
Se penso a un nuovo tipo di rock penso ai Vola. Commistione di sonorità dure ed eteree allo stesso tempo. Acqua e fuoco, piombo e aria.
King And Cross – Asgeir
Quando la terra in cui vivi influenza la creatività. L’Islanda forgia artisti incredibili.
What Happened To You? – Deftones
Un pezzo inaspettato da una band storica. La bellezza di uscire dai ranghi per scoprire nuove strade
