Pseudo Giacomo il Giusto, Aristofane, Jacopone da Todi, Cecco Angiolieri, Françoise Villon, Edgar Lee Masters, Oswald De Andrade, Olindo Guerrini, Riccardo Mannerini, Pier Paolo Pasolini, Fernanda Farias de Albuquerque, Álvaro Mutis.
La formazione è di quelle sporche, cattive e perdenti. Tutt’altro dall’ungarettiana “Petrarchesca” che puntava in alto. Qui siamo in piena zona retrocessione di quel campionato a girone unico (senza ritorno) che chiamano vita.
Non siamo qui per celebrare il poeta Fabrizio De André e nemmeno la sua poesia. O meglio, siamo qui per celebrare la poesia del genovese, attraverso i suoi poeti e le loro poesie: quelle che, in un modo o nell’altro, hanno rifornito di humus e linfa il suo linguaggio poetico.
Miro Renzaglia è nato a Roma. Ha pubblicato Controversi (E.C.D.P, 1988), I rossi e i neri (Settimo Sigillo, 2002), A spese mie (I libri de «Il Fondo» – Gruppo editoriale l’Espresso, 2009), Un popolo di debitori (Safarà, 2014). Nel 1990, ha fondato la rivista di letteratura e immagini «Kr991» che ha diretto fino al 1999. Suoi testi poetici sono presenti in antologie (quella più recente: Notturni, Settimo Sigillo, 2016) riviste e dvd. Per il Circolo Proudhon, nel 2016, ha pubblicato il libro La parola a Ezra Pound e altre maschere d’autore. In qualità di saggista, critico letterario e di costume, collabora con sitiweb, periodici e quotidiani. È autore e performer del concerto di musica-poesia “Radiografia di uno sfacelo” (2003). Dirige il magazine online «il Fondo»
FABRIZIO DE ANDRÉ
MALEDETTI POETI
Miro Renzaglia
Collana: PreTesti
pp. 140
€ 13,00
isbn : 978-88-99488-20-8
Per info: http://www.circoloproudhon.it/shop/fabrizio-de-andre/
