Ciao ragazzi, come state? Siete pronti per salire sul palco dell’Ariston?
Ciao! Stiamo molto bene, l’emozione è tanta e poi alla fine non si è mai abbastanza pronti, soprattutto con palchi come quello dell’Ariston. Però siamo molto carichi e felicissimi di poter vivere un’esperienza del genere.
“Io sono Luca”: chi è Luca? Cosa rappresenta Matteo per Luca?
Luca è Matteo, Matteo è Luca, ognuno di noi è Luca. Vorremo che anche gli ascoltatori riuscissero a immedesimarsi in Luca e nella sua storia che poi, è la storia di tutti.
Cosa Vi ha spinti a partecipare al Festival di Sanremo insieme? Fino ad oggi avete condiviso tutte le vostre esperienze di vita?
In realtà non pensavamo di arrivare fino al Festival di Sanremo, questo è molto più di quello che ci aspettavamo. Sicuramente abbiamo condiviso tanto della nostra vita, per lo meno fino al primo anno di Liceo, quando le nostre due strade si sono divise per poi ritrovarsi circa un anno fa nel progetto “Dellai”.
Ho saputo che siete risultati positivi al Covid-19: come avete preso questa notizia? Avete avuto paura di non poter partecipare al Festival?
Sono stati giorni difficili quelli di isolamento, abbiamo avuto molta paura di non poter partecipare. La notizia della positività ci ha destabilizzato e rammaricato ulteriormente dato che il mese scorso abbiamo subito una perdita importante in famiglia sempre a causa di questo maledetto virus. Detto ciò, ci è andata bene, siamo negativi di tampone ma positivi di spirito.
Che progetti avete dopo Sanremo?
Per ora stiamo lavorando a dei singoli che usciranno dopo Sanremo, in programma poi c’è anche un disco e ulteriori progetti, per ora però, pensiamo al Festival.
