Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Interviste

Intervista ad ILARIA ARGIOLAS

È disponibile dal 19 ottobre “La mia borgata“, il primo singolo di Ilaria Argiolas, giovane artista emergente romana già vincitrice del premio Lunezia per la sezione Nuove Proposte. Genuina, esplosiva, è dall’incontro con Mauro Paoluzzi che il suo percorso tanto complesso quanto determinato trova la sua massima espressione. 

Il 26 ottobre sarà disponibile il cd del suo disco, in edizione limitata e lontano dalle piattaforme: una realtà avanzata una scelta voluta per avere un contatto diretto con le persone che in questo modo posso avere tra le mani un pezzo di Ilaria, sarà forse un modo per restituire vita e valore al supporto fisico?

“La mia borgata” è il tuo primo singolo. Roma si sente molto, qual è il tuo rapporto con la città?

Il rapporto con la mia città è lo stesso che ho con la mia borgata, vivo le storie che scrivo e scrivo le vite che incontro, gli scorci che mi capitano e li racconto senza filtri perché credo che le vite non debbano avere filtri. 

Sei solo all’inizio della tua carriera ma hai già vinto il premio Lunezia per la sezione Nuove Proposte. Pensi che i premi aiutino chi sta facendo un percorso di crescita?

Credo in una massima forse tutta mia che la musica chiama la musica, che quindi non sia importante vincere qualcosa per crescere ma che sia essenziale vivere certi percorsi musicali per iniziare a percepire e capire la propria identità, ogni concorso al quale ho partecipato mi ha fatto capire e conoscere quale strada percorrere, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con professionisti ed emergenti e il confronto è un portafoglio che ti rende sempre più consapevole e più adulto, per certi versi anche più forte specie quando ne esci non vincitore. 

Quanto l’incontro con Mauro Paoluzzi ha influenzato la tua musica?

L’incontro con Mauro Paoluzzi ha messo ordine nella mia musica, ne approfitto per legarmi alla domanda precedente, uscivo delusa e ferita dall’opportunità sfumata di un concorso  importantissimo dove credevo di aver coronato tutti i miei sogni, ma la musica chiama musica e Mauro è arrivato in un momento in cui volevo abbandonarla per sempre.

Avevo scritto molti pezzi che non avevano visto luce in italiano e in romano poi è arrivato lui con una storia stupenda scritta da Vincenzo Incenzo, ho letto 1 sola volta “Nuda come gli Angeli” per ricantarla  e piangere come se fosse stata scritta per poter rinascere in una vita nuova, è stato un momento che non dimenticherò mai, ho capito in quel momento che esistevo e qual’era il mio posto nel mondo. 

Hai fatto innamorare della tua musica artisti del calibro di Phil Palmer, Roberto Vecchioni, Mariella Nava e Grazia di Michele, per citarne alcuni, ti aspettavi quest’attenzione fin da subito?

Sinceramente? No! Non lo avrei mai immaginato, sono cresciuta sapendo che nulla è dovuto, vivo la vita giorno per giorno e senza pretese è quello che ci ripetiamo spesso io e mia moglie, prendo quello che arriva con molto rispetto del dono ricevuto, sono grata alla vita della loro stima, del loro amore e ogni volta che mi capita di incontrarli cerco di ascoltare e imparare tutto quello che posso senza sprecare un solo secondo. 

Fonoprint è uno degli studi di registrazione più prestigiosi in Italia, com’è stato lavorarci per questo singolo? 

Fonoprint è uno di quei sogni che sogni e che non ti aspetti, la prima volta che sono entrata li dentro non sono riuscita neanche a pensare, ero in estasi, la squadra di lavoro è superlativa, si sta sul pezzo ogni giorno con una serietà e una professionalità inimmaginabile. Lavorare all’intero album con una mole di professionisti di questo calibro mi ha insegnato ad essere sempre concentrata sul lavoro che si deve fare. Non c’è tempo per sognare di diventare ma lavorare per essere presenti. 

Written By

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri anche...