Cagliari, il mese di Maggio inizia nel migliore dei modi: “L’emozione è uno strano equilibrio tra la testa e il cuore” è uno degli aforismi spontanei che abbiamo sentito dalla voce di Omar Pedrini al Teatro Massimo durante la sua masterclass “Musica rock e pop e le sue contaminazioni artistiche”. In regalo per noi seduti li ad ascoltare, una lezione di vita per tutti quelli che spesso hanno paura di essere soli nell’aggrapparsi all’arte in maniera estremamente profonda. Quante volte ci si sente incompresi? Durante la masterclass una ventata di conforto e comprensione è arrivata inesorabile. Così come ha specificato Omar infatti, la musica ha il potere di unirci. Un miracolo che compie tutta l’arte, perché le emozioni arrivano anche dalla pittura, la letteratura, la danza. Esistono svariati modi per comunicare il mondo interiore, o per rappresentare ciò che ci circonda. La sensibilità di Pedrini ci ha messo davanti gioie e dolori di certe dinamiche, e ci ha invitato con il suo amore da vero Zio ad avere un occhio critico verso ciò che vediamo e ascoltiamo, specie ora, momento storico in cui troppo spesso accade che lo stile di un artista scompaia per lasciare spazio a qualcosa di costruito, omologato e dispersivo.
Molti di noi presenti alla masterclass erano già emotivamente predisposti ed euforici dalla sera prima, perché proprio nello stesso posto Omar ci aveva portato in viaggio nella sua storia tramite le pagine di “Cane Sciolto”.

Fresco di ristampa, con la nuova copertina rossa e numerose foto inedite, “Cane Sciolto” è il romanzo-biografia, scritto da Omar Pedrini e Federico Scarioni, pubblicato da “Senza Vento edizioni”, che racconta la storia del rocker bresciano. Non ci sono sconti, Scarioni ha viaggiato in lungo e largo, ha raccolto testimonianze una dietro l’altra, si è mosso tra emozioni di varia natura, regalandoci il quadro onesto e toccante di Omar Pedrini. Ed eccoli li sul palco del teatro Massimo di Cagliari, questa volta in compagnia di Roberta Girotto, a regalarci quello che comunemente viene chiamato “Reading musicale”. Alle letture di “Cane Sciolto” segue sempre la voce di Omar che scava senza risparmiarsi tra le pagine della sua vita, per poi prendere la chitarra in mano. Con anche Davide Apollo alla voce poi il cerchio diventa perfetto: la musica.
Quando Omar ci ha raccontato cosa significhi far parte di quella battezzata come GENERAZIONE X non ce l’abbiamo fatta a trattenerci, e alle note di “SENZA VENTO” siamo esplosi in un canto liberatorio insieme a lui. Chi è stato accompagnato dalla musica dei Timoria quelle sensazioni le capisce benissimo, sa cosa vuol dire far parte di una generazione “Senza Vento”.
Musica, parole , emozioni. Quando Federico Scarioni legge le pagine che introducono brani come Sangue impazzito, o Sole spento si capisce quanto “Cane Sciolto” sia un libro caratterizzato dalla verità. Non può essere altrimenti, dato che, sia Omar che Federico hanno gli occhi di due che sembrano stiano portando in scena per la prima volta questo spettacolo. Laddove c’è verità e purezza, ogni volta sembrerà essere la prima volta, e non ci sarà mai una volta in cui quelle parole e quelle canzoni appariranno come statiche.
Cagliari, un maggio iniziato davvero nei migliori dei modi. Due appuntamenti facenti parte del programma dell’Accademia del Pop, iniziativa di Sardegna Concerti e finanziata dalla Fondazione di Sardegna con la direzione artistica di Massimo Satta. Due giornate intense in grado di donare una serie di sensazioni difficili da scordare e da attutire, perché proprio come me che scrivo queste righe, in tanti stanno ancora metabolizzando.
Nel raccontarsi, Omar Pedrini si guarda costantemente dentro, esce fuori da sé stesso, si interroga. Vive e rivive. Non rimane mai fermo, e così facendo muove chi lo ascolta.
Leggere “Cane Sciolto”, sentirlo preformato sotto forma di Reading, ascoltare quelle canzoni dalla voce graffiante di Omar Pedrini, partecipare ad una masterclass dello Zio del rock per eccellenza, sono tutte esperienze che ti lasciano addosso la voglia di andare avanti, di voler affrontare quel buio che la vita per forza spesso ci fa incontrare.
