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Focus

Reportage Live STONE TEMPLE PILOTS

Di questi tempi, le reunion sono all’ordine del giorno. Degli anni novanta sono tornati quasi tutti.
Gli stone temple pilots non so cosa avessero fatto, ma sono tornati.
E per fortuna direi!

Scott Weiland, l’avevo visto dal vivo nel primo tour dei Velvet Revolver, e per questo ritorno non sapevo cosa aspettarmi, forse me lo aspettavo un po scoppiato.
Invece i 4 americani, mi hanno sorpreso e entusiasmato come mai avrei immaginato.
L’inizio è sicuramente dei migliori, salgono i 4, feedback dagli ampli, e via con “Vasoline”, classico tratto dall’album “Purple”, forse il loro migliore.

In sequenza ci sparano “Crakerman” e “Wicked Garden”, altri due cavalli di battaglia degli STP, per poi dare spazio al nuovo album, con il singolo “Between The Lines”, e con “Hickory Dichotomy”, tra i migliori passaggi di questo ultimo lavoro.

Il tutto eseguito direi alla perfezione dai tre musicisti, un ottima sezione ritmica, e uno Scott Weiland in splendida forma, che non perde un colpo a livello di voce,e nonostante la pancetta che si intravede dalla camicia, tiene il palco come lui e pochi altri sanno fare.

Dopo un momento acustico con “Sour Girl”, i 4 ripartono alla carica, 15 pezzi di filata, intervallati da uno Scott Weiland che con fare alcolizzato dice cose incomprensibili tra un pezzo e l’altro.
Uscita di scena, e classico rientro. Scott fa salire una ragazza sul palco, gli chiede se conosce la canzone, gli ricorda le parole, e le da il suoi megafono per intonare “I am smellin’ like the rose that somebody gave me on…” Death & Bloated!! Per me il megafono di Scott è un cimelio, quindi ho invidiato non poco la ragazza!!

Tirando un po le somme, un ottimo concerto, un ora e mezza di “fuckin’ rock ‘n roll”, e una delle poche reunion che ha un senso, non quattro scoppiati che si riuniscono per il grano.

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