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Reportage Live

KAISER CHIEFS live a Milano: oh my God I can’t believe it – Foto, reportage e scaletta del concerto

Kaiser Chiefs in concerto a Milano, foto di Giulia Manfieri per www.rockon.it

Articolo di Oriana Spadaro | Foto di Giulia Manfieri

Mentre si consumava la settantesima kermesse musicale made in Italy, a Milano abbiamo vissuto la settimana musicalmente più british di sempre: Ride, Catfish and the Bottlemen, The Darkness, Stereophonics e last but not least Kaiser Chiefs sabato 8 febbraio ai Magazzini Generali. Una serie di gioie per gli amanti dell’indie rock e derivati.

Nonostante la concomitanza con la band gallese di Kelly Jones, i Magazzini si affollano molto presto già dalle 20:30. Accendiamo un mutuo per il guardaroba e un gin tonic, quasi cadiamo in tentazione al banco del merchandising più originale che abbia mai visto: ci sono i calzini e persino un puzzle raffigurante la copertina dell’ultimo album Duck.

Ci facciamo strada verso le prime file. Come sempre i concerti di questo genere sono dei raduni per nostalgici indie rockers e brit poppers nei loro skinny e corredati di parka e fantasie paisley, che vorrebbero che il tempo si fosse fermato a metà anni 2000. Non mancano però anche insospettabili over 40 in camicia, maglione e occhiali più scatenati di tutti. La vera curva è la vecchia guardia.

Il palco sembra scarno, s’intravede solo una scritta al neon “Tonite Kaiser Chiefs” alle spalle della batteria, che è sopraelevata su un enorme copertone, così come le tastiere. Solo più tardi, accese le luci alla fine del live, scopriremo che invece il palco riproduceva il tetto di una casa con tanto di comignolo.

La band di Leeds sale sul palco puntualissima e senza dire una parola parte People Know How to Love One Another, traccia di apertura del nuovo album. Opening perfetta: danzereccia, gioiosa, inno corale da stadio di cui i Kaiser sono maestri. Il pubblico la conosce a memoria ed è subito sing along. Ricky Wilson è in splendida forma, sembra che per lui il tempo non passi mai. Capello biondo ossigenato e ciuffo prorompente, completo bianco e nero e sotto la giacca una maglietta della band. Ehm. Un po’ come quelli che mettono la foto di sé stessi come sfondo del cellulare. Ma lo perdoniamo. Seguono Na Na Na Na Naa, Everything is Average Nowadays e Parachute tutte d’un fiato, senza respiro. Il ritmo rallenta con Target Market, insipida ballad dall’ultimo album. Ricky prende un amplificatore e lo mette in verticale per sedercisi sopra e poi in piedi a dominare i pubblico. Segue poi un breve momento malinconia con Coming Home. E’ la volta di Golden Oldies, brano super pop e dal ritornello cantilenante che entra subito in testa. Ricky Wilson con fare ruffiano un po’ da villaggio vacanze anima il pubblico invitandolo a ondeggiare le braccia, fare cori, battere le mani a tempo. Di certo sa come tenere un palco considerato che riempiono le arene e i grandi festival.

Parlano poco, quasi per niente, tra una canzone e l’altra, ma ci piace così. Parte la mitragliata Everyday I Love You Less and Less, Ruby, Modern Way e il pubblico s’infiamma.
I 4 di Leeds ci concedono un po’ di defaticamento con Northern Holiday dall’ultimo album e Hole In My Soul dal penultimo del 2016, prima di dare il via al pogo con la tripletta Never Missed A BeatI Predict A RiotAngry Mob.
Sempre senza fare chiacchiere, escono e rientrano per l’encore: la danzereccia Record Collection, un bel mix di dance e funk ma in pieno stile KC, una inaspettata cover di Pinball Wizard degli Who per i quali avevano aperto Hyde Park nel 2015 e come da tradizione  chiudono con Oh My God ed è subito come essere sugli spalti di Elland Road tra i tifosi del Leeds.

Un’ora e venti di rock divertente e spensierato. Essenziale, senza fronzoli. I Kaiser Chiefs sanno darti esattamente ciò che cerchi. Per noi la finale di Sanremo l’hanno vinta loro.

Clicca qui per vedere le foto dei Kaiser Chiefs in concerto a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto)

Kaiser Chiefs

KAISER CHIEFS – La scaletta del concerto di Milano

People Know How to Love One Another
Na Na Na Na Naa
Everything Is Average Nowadays
Parachute
Target Market
Coming Home
Golden Oldies
Everyday I Love You Less and Less
Ruby
Modern Way
Northern Holiday
Hole In My Soul
Never Missed A Beat
I Predict a Riot
Angry Mob
Encore:
Record Collection
Pinball Wizard (The Who cover)
Oh My God

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Malata di musica e fotografia. Collezionista di vinili e biglietti di concerti. Anglofila, doveva nascere nella Swinging London o nella Manchester degli anni ’90.

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