Due serate e un pocker di concerti stellari per il polistrumentista Bill Evans e la sua The VansBand, con la tastiera leggendaria di Gary Husband, la batteria soul di Keith Carlock e il basso inconfondibile di Pablo Contreras.
Aveva solo 22 anni Bill Evans quando incontrò il genio di Miles Davis e con cui incise successi come The man with the horn e Star people. Ne sono passate molte di primavere e nel suo curriculum ha potuto aggiungere la rinnomata militanza nella Mahavishnu Orchestra con John McLaughlin tra il 1984 e il 1986, a cui ha aggiunto negli anni successivi, le session con Herbie Hancock e Gil Evans. E poi ancora sono arrivate altre stelle del rock come Mick Jagger e Andy Summers, a chiamarlo a suonare insieme a loro, in una carriera di oltre da un quarto di secolo che lo ha visto produrre pezzi per il suo progetto solista, sia composizioni corali. Sono infatti da annoverare tra le sue più riuscite collaborazioni, i laboratori con grandi talenti del calibro di Victor Bailey, Darryl Jones e Dennis Chambers.
Ed è con un bagaglio di questo tenore che Bill Evans è finalmente giunto anche a Milano con il suo tour europeo, nel quale ha messo insieme una formazione di artisti stellari che con lui interpretano e reinterpretano i brani iconici del suo fusion-jazz, unendo vari background delle loro storie e lasciando spazio anche ad improvvisazione e nuovi sound emergenti.
In un Blue Note gremito e sold out per entrambe le session nella serata dell’8 marzo, abbiamo assistito alla fusione del soul e del funky, in un concerto tutto filato di più di un’ora filata, in cui il quartetto magico ha regalato momenti intensi e dalla colorita musicalità che solo un maestro come Bill Evans avrebbe potuto concedere con tale semplicità e autenticità.
Il marzo del Blue Note si prospetta ricco di altri ospiti interessanti e assolutamente da ascoltare: la doppia data del 14 e 15 marzo vede il ritorno del soul di Sarah Jane Morris – con il suo The Sisterhood tour; domenica 16 sarà la volta del sound italo-argentino di Pepe Ragonese; nel week end successivo arriveranno tre artisti che non hanno bisogno di presentazioni, per un terzetto di serate senza euguali: Paolo Fresu, Richard Galliano & Jan Lundgren.
A chiudere il mese ci penseranno le artiste emergenti Samara Joy (25 e 26 marzo) e Stella Cole (27 marzo), con il gran finale del week end di Fabrizio Bosso & Rosario Giuliani per Ornettology (28 marzo) e Mario Venuti (29 marzo). Tutte le informazioni e link prevendite sono su www.bluenotemilano.com
