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Reportage Live

He is the One: ROBBIE WILLIAMS in concerto a Milano

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Articolo di Stefania Clerici – foto di Elena Pelosi
Thanks to Robbie Williams Italia

La mia amica Nena aspettava il 31 luglio dal gennaio scorso.
Per andare in vacanza? Direte voi. No, per vedere Robbie Williams, vi rispondo io.
Sì, Robbie Williams, ex dei Take That, quella teen band di 5 ragazzotti che ballavano sincronizzati e che noi ragazzine seguivamo tra elementari e medie.

Sono passati  17 anni dal primo scioglimento del gruppo, si sono ripresi e poi dopo rilasciati, nel 2011, ma la liaison tra Robbie e il suo pubblico è senza fine.

In 55mila a San Siro ieri sera, uno stadio caldo, stracolmo e acclamante per l’unico grande nome: Robbie the King.  Non a caso il tour 2013 si chiama proprio “Take the crown”, e c’è da affermare che le carte da Re (di cuori, senza dubbio) Robbie le ha tutte!
Puntualissimo, alle 21 e qualche minuto, Robbie arriva sul palco e subito stupisce il pubblico:  imbragato e appeso ad un filo, si cala con una carrucola dall’alto della scenografia (un enorme calco in rilievo del suo volto, in stile Rushmore Mountain), per arrivare sullo stage sulle note di Let Me Entertain You (vedi video).

Elegantemente vestito,  tight nero (con paillettes) e bastone da vero english lord, con un paio di simpatiche battute a rompere il ghiaccio, (ri)conquista il suo pubblico, che canta e salta con lui, eccellente ballerino e entartainer come pochi. Sulle note di Not Like the Others entra una testa metallica che riproduce il viso dell’artista: all’interno tanti palloncini colorati, che a fine del pezzo si alzano in volo sul cielo di Milano. È poi la volta del “dialogo con i fans”: dopo un paio di test (la risposta in coro è immediata!) ecco Hey Wow Yeah Yeah e la cover di Back in Black degli AC/DC -con intro di assolo di chitarra da brivido – al termine della quale entra Olly Murs, giovane cantante britannico vincitore di X Factor UK che –oltre ad aprire tutte le date del tour europeo di Mr. Williams- ci delizia nel duetto con l’artista di Kids (originale con Kylie Minogue).

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Su Sin Sin Sin entra sul lato sinistro del palco un’altra testa di metallo, montata su una struttura mobile, con scala a chiocciola, ruote e che spara fuoco e fiamme e getti d’acqua, arriva poi Come Undone e un accenno di cover di Take a Walk On The Wild Side, per poi tirar su dal prato Chiara (tutte a San Siro avrebbero voluto essere lei), bionda ventitreenne fan di Robbie, alla quale capita la fortuna di duettare Everything Changes e Strong (addirittura in un letto, posizionato in verticale): la gioia della ragazza è alle stelle, sorriso e pianto si mescolano sul suo volto, al termine dei pezzi l’applauso della folla è scrosciante.

Un intro a Gospel permette a Robbie di cambiarsi d’abito e ricomparire, in tutto il suo splendore: giacca dorata, sempre con paillettes per Be a boy, dal pulpito-corona che si alza e si illumina al centro del palco. Robbie Williams è nato per essere uno showman, c’è poco da dire e l’affetto che tutti i presenti hanno per lui è palpabile dalla prima fila della red zone, all’ultimo spalto del 3 anello. “Italia, vi voglio bene, qui sto benissimo e…che bello!” e parentesi in cui l’artista intona un “buon compleanno” dedicata al collega della band, insieme ad un tentativo (poco riuscito, ma molto simpatico) di parlare la nostra lingua.

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Su Me & my monkey, Candy, Hot Fudge e Rude box luci e il grande schermo alle spalle del palco danno il meglio dello spettacolo: animazioni di morfing, led, un’esplosione di colori, è festa! Che corre dritta verso il finale, tutto dance, con Rock DJ e una mirror ball gigante sopra allo stage.

Pausa brevissima per un’encore dolce ed intimo con Feel,  durante il quale Robbie è seduto dentro alla bocca aperta di un suo “doppio testone” bianco. Di rosso vestito,rientra sul palco e ci regala il più bel complimento che potevamo aspettarci: “È un piacere suonare per voi! Questo stadio è il più bello del mondo, credetemi!  Stare qui è bellissimo e incredibile”. Poi ci “insegna” il ritornello di She’s the one (come se non lo sapesse tutto San Siro!), concludendo il grande spettacolo con la sua Angels.

Due ore no stop di concerto, per un grande evento, unica data in Italia, di un eccellente artista che – diciamolo- si è rivelato una grande sorpresa, davvero rock!

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Robbie Williams, scaletta Milano

Let Me Entertain You
Monsoon
Not Like the Others
Hey Wow Yeah Yeah
Kids (con Olly Murs)
Minnie the moocher
Back in Black
Bodies
Sin Sin Sin
Come Undone
Everything Changes
Strong
Gospel
Be a Boy
Millennium
Better Man
Sexed Up
Me and My Monkey
Candy
Hot Fudge
Rudebox
Rock DJ
Encore
Feel
She’s the One
Angels

Written By

Milanese, classe 1983, sono appassionata di musica, cinema e cultura pop. Adoro viaggiare, mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere e fare l'amore. Oltre a scrivere di musica su Rockon sono digital producer per il tuo canale tv preferito. Amo il rock in tutte le sue forme, i gatti, fotografare il cibo che mangio (e lo faccio da anni, non per moda social) e perdermi per le vie delle città che non conosco. Bulimica di serie tv, collezionatrice di vestiti, scarpe, borse e tutto ciò che può entrare in una grossa cabina armadio puoi chiedermi di tutto e ti darò la risposta che cerchi (altro che Google e il libro delle risposte!), basta non domandarmi: “qual è il tuo artista preferito?”.

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