E’ uscito lo scorso Settembre (per Pitch The Noise Record) Young Demons, il nuovo album di Savnko, un giovanissimo producer milanese, classe 1996.
Un progetto che vuole raccogliere tutte le insolite emozioni provate durante questi ultimi due anni altrettanto insoliti: rabbia, incoscienza e voglia di tornare a una vera libertà, senza nessuna paranoia, paura o rimorso riguardanti la vita di tutti i giorni.
Per l’occasione, abbiamo di deciso di approfondire le sue influenze musicali e gli abbiamo chiesto di raccontarci i suoi cinque brani preferiti.
Keep Me There – Nicolas Jaar
Ok, è una scelta scontata, però non avrei potuto scegliere un altro disco dato che, secondo me, questo è uno dei dischi più riusciti della ultima decade. E provare a nascondere il fatto che il produttore sopracitato, porta avanti vari progetti di cui io sono un grande fan, non servirebbe a nulla. “Keep me there”, come del resto tutto il disco (Space Is Only Noise) è stato un grande punto di svolta per me, data la qualità, il gusto, ed i colori.
Robot Rock – Daft Punk
Altro classicone. Un pezzo che non mi stufo mai di ascoltare. Loro (i Daft Punk) fanno parte del grande insieme di artisti che ammiro immensamente e da cui provo a prendere più spunto, essendo, “Human after all” un disco, semplice ed immediato, con suoni sporchi dai ritmi dance, e quindi, molto incline a quello che faccio io di solito.
Helpline – Mura Masa feat Tom Tripp.
Un disco abbastanza recente (2017), un ottimo esempio per evidenziare le mie influenze provenienti dall’Uk.
Questa canzone in particolare, evidenzia la reinterpretazione della tradizione club/dance inglese, mantenendo comunque sonorità molto fresche.
Hallelujah Money – Gorillaz feat. Benjamin Clementine
Uno dei miei pezzi preferiti, da uno dei miei gruppi preferiti, con la collaborazione di uno dei musicisti che ammiro di più. Questo pezzo potrebbe essere un esempio riguardo le sonorità tetre e scure. Ammiro molto anche il fatto di riuscire a dire la verità (vedi testo)rimanendo credibili, cosa che a parer mio, ad oggi, non è cosi facile fare senza risultare banali o addirittura poser.
Who to love? – Romare
Ottimo esempio di grande qualità e gusto nell’antica arte del sampling. (Consiglio ascolto integrale del disco : “Love songs: part two”) Uno dei dischi che ho apprezzato e che sono stati più fondamentali e di ispirazione per lo sviluppo del mio progetto.
