Articolo di Marzia Picciano
Per poter riassumere efficacemente il pensiero, modus operandi e stile di Achille Lauro basta tenere a mente quanto detto da lui stesso oggi 5 febbraio al DG Martini di Milano, nella conferenza stampa pre-Sanremo: “So fallire con grande entusiasmo”.
Una sorta di confessionale d’obbligo, prima dell’inizio della settimana per eccellenza della musica italiana, dove torna dopo due anni e mezzo di silenzio e un approccio nuovo, ma come ci fa capire lui, sempre molto fedele a sé stesso. Il che con Achille De Marinis é sempre sorprendente, come del resto vuole lui. Mantenendo peró a questo giro con un diktat personale molto preciso: fare le cose per bene, non cercare la competizione. E sembra preoccupato, come dicono i bookmaker, é “a rischio vittoria”, di trovarsi a competere con Giorgia, con cui tra l’altro é nato un rapporto di stima reciproca e profonda proprio nell’ultima edizione Xfactor.
Se capiamo una cosa alla fine della conferenza é che Sanremo sarà solo l’inizio del ritorno di Achille Lauro sotto tutti i riflettori. Non solo della musica, coronato dal Circo Massimo di Roma in una doppia data annunciata oggi, oggi al 29 giugno, anche il 1mo luglio) – biglietti in vendita > https://tidd.ly/4155Ypf. C’é l’impegno sociale della Fondazione, della progettualità artistica dei nuovi talenti, etc.
Ma partiamo dalla musica.
Quello tra Lauro e il Festival é un rapporto complesso, a dirla tutta, ma non é rancoroso anzi. “Quel battesimo a Sanremo mi ha rovinato la vita!” dice scherzando pensando al 2019 di Rolls Royce sul palco Ariston. A chi gli ricorda le querelle a seguire dei suoi look (e quest’anno sarà con D&G), risponde con grande serietà: “Sono stato sempre io nei miei Sanremo”, come del resto nella sua produzione. “Vado in studio con un foglio bianco. Ogni giorno voglio esplorare qualcosa. Cerco di essere veramente libero nella mia ricerca artistica”. E ancora: “Io sono un artigiano, faccio le mie idee di notte”.
Si sente troppo presuntuoso a definire quello che fa come arte. Ma in ogni caso quest’arte “deve smuoverti qualcosa dentro. La mia forza é prender tutti i sentimenti veri e trasporli in canzoni. Mi rendo conto che si tratta di un percorso di crescita (facendo riferimento alla sua evoluzione musicale ndr)” peró per lui si tratta di fare questo: “Lasciare qualcosa di importante, lasciare grandi canzoni… faro’ anche musica da intrattenimento certo. Ma poi ci sono i diamatini e la musica sincera. Rolls Royce era una canzone sincera, nonostante non fosse una ballad”. E si compiace di come alla fine una canzone come quella sia riuscita perfettamente nella missione disegnata da Lauro: non essere nemmeno più sua, ma di tutti, messa su anche ai matrimoni.

“La cosa che non mi piace é che non vengano capiti a fondo i miei progetti. Accanto a me ci sono persone che sognano in grande. Camminiamo su un filo, sempre o tutto tutto. o niente”. Lauro é pacato, pensa e pesa molto quello che dice, prende tutte le domande seriamente, ogni domanda é un’occasione per chiarire, precisare, sottolineare il lavoro che lui e la sua squadra fanno come una grande macchina fantastica. Nella macchina é ovviamente incluso Boss Doms che se pure non ci sarà sul palco di Sanremo é sempre il suo migliore amico, oltre che “una persona visionaria che vede oltre il presente”.
Questo perché Achille Lauro da quando abbiamo avuto modo di vederlo sotto più fronti ha dato l’opportunità di far capire che lui é una persona serissima. E infatti, smonta subito le domande sui gossip Corona-Fedez-Ferragni ricordando a tutti che lui a Sanremo ci va per lavorare e lascia il gossip a chi lo fa di mestiere – e che rifarsi sempre sui tradimenti e sulle donne é pure violenza, quella di cui parliamo sempre.
Non sta preparando non é solo il festival. “Sanremo é la ciliegina, ma abbiamo una grandissima torta sotto. Tutto sta andando molto bene” dice del suo nuovo disco in finalizzazione. Nel frattempo noi ci godiamo Incoscienti Giovani, che é l’anticipo della sua nuova idea artistica, quello che riprende Ragazzi Madri. “Il mio primo album urban era un grido di disperazione, parlava di ragazzi malati di vuoto. Ritrovo tantissimo di quell’album in Rolls Royce, Amore Disperato e Incoscienti Giovani”.
Chi sono questi Incoscienti Giovani? Un’evoluzione dei Ragazzi Madre, seguendo le orme di due innamorati alle periferie della Capitale. “Ho cambiato cinquecento generi, un cavallo pazzo. Ma c’é un filo conduttore. Quegli Inconscienti Giovani sono io sono il me giovane, che vedo da adulto. Sono contento di non avere più vent’anni. Non vedo l’ora di avere 65 anni!” Il concetto della canzone ci dice, é importante: quello dell’amore smisurato per qualcuno o qualcosa.
Poi il duetto con Elodie (con cui sperava di lavorare da tempo), quel medley di A Mano A Mano di Gaetano/Cocciante, e il bside Folle Città di Loredana Berté, fanno ovviamente parte di un progetto artistico in linea con il richiamo al Pantheon dei divi che ha portato avanti sinora. “É un omaggio a Roma”. Un pó come l’amore per la sua citta. “Prendo Folle Città: una canzone non mainstream, ricercata, che parla di una folle città di cui si e innamorati e da cui non si riesce ad andare via”. Anche il look sarà in tal senso: “si rifà al mondo retro. Uno schianto tra Elvis di Can’t Help Falling In Love e il cantautorato romano” di Venditti, Califano etc etc.
Su Incoscienti Giovani peró ci tiene a sottolineare che sarà veramente lui. Un Saremo Lauro-essential. “Sarà un occhio di bue, io e la canzone”
E per sottolineare che niente é fatto per caso, annuncia anche la sua casa a Sanremo un luogo per incontrarsi, vedere artisti emergenti, e soprattutto bere la notte. Per quello ci aspetta. Noi lo aspettiamo a Sanremo.
Achille Lauro
Raddoppia l’appuntamento al Circo Massimo di Roma.
Domenica 29 Giugno 2025 – ROMA – Circo Massimo
Martedì 1 Luglio 2025 – ROMA – Circo Massimo
biglietti in vendita > https://tidd.ly/4155Ypf
