Eyes of a desperate soul, il nuovo album di Antonio Francesco Daga, in arte Gionta, è un disco vario, ricco di influenze musicali, dal reggae alla dub, dall’elettronica al cantautorato, con elementi che vanno dal pop al tribale. Talvolta pare di essere sospesi, senza il sostengo della struttura canonica della forma canzone. I testi sono un’analisi intima e personale di sé, del passato, della vita, passando in rassegna le emozioni del giovane cantautore in un viaggio talvolta ermetico, talvolta cristallino nella sua interiorità. Una commistione innovativa in cui la parola sperimentare è il fil rouge che tiene unito l’impianto compositivo, abbinato all’energia e all’esplosività di ritmi incalzanti e il costante gioco di contrasti.
Proprio per il carattere estremamente introspettivo che pervade l’intero album, abbiamo chiesto a Gionta di indicarci 5 brani introspettivi. Ne è venuta fuori una playlist molto interessante in cui spiccano fra tutti il suo amore per Jeff Buckley e per la serie How I Met Your Mother.
Questo è ciò che ci ha raccontato di sé attraverso i brani che ha scelto:
Nella mia vita l’introspezione è stata una grande protagonista, nel bene e nel male. Mi ha fatto pensare, mi ha fatto riflettere ed ammettere torti fatti e/o subiti. Mi ha fatto semplicemente crescere e lo ha fatto anche attraverso la musica!
Fatta questa piccola premessa, ecco 5 brani introspettivi secondo la mia visione:
1.Jeff Buckley – Grace
Uno dei brani più struggenti e pieni di sentimento che io abbia mai ascoltato. I pensieri risuonano assieme alle frequenze di questa canzone già dalla prima frase: “There’s the Moon asking to stay long enough for the clouds to drive me away…”.
La stessa Luna alla quale mi rivolgevo, quasi a chiederle ascolto ed aiuto, durante le notti insonni dovute ai momenti più bui del mio pensiero. Un brano semplicemente meraviglioso con la vocalità di Jeff Buckley che arriva sino alla parte più profonda dell’animo e la fa scuotere facendo venire i brividi per via dell’emozione che si prova all’ascolto.
2.Band of Horses – The Funeral
Qui ci sarebbe da scrivere un poema, per quanto mi riguarda. Mi limiterò a dire che questa canzone l’ho conosciuta guardando How I Met Your Mother (serie TV che ho adorato alla follia) e che mi ricorda un’amicizia che, seppur molto forte, è lentamente scomparsa dalla mia vita e alla quale, ogni tanto, ancora penso con malinconia. Ha dei suoni molto dolci che, però, vanno a contrastare con il titolo stesso della canzone, creando una sensazione dolce/amara fra testo e melodia.
3.Moby – Why Does My Heart Feel So Bad
Moby ha sempre avuto eccellenti melodie da regalare al mondo e questa, non è da meno. Un brano che trasporta l’anima ed i pensieri in altre dimensioni. Si viene catapultati in un universo differente dal nostro ad osservare da lontano e con malinconia tutto ciò che “avrebbe potuto essere”. Le frasi ripetute quasi all’infinito “Why does my heart feel so bad? Why does my soul feel so bad?” (campionate dal brano He’ll Roll Your Burdens Away dei The Banks Brothers) fanno, secondo me, ritrovare l’ascoltatore a stretto contatto con i suoi più intimi sentimenti.
4.Jeff Buckley – Last Goodbye
Ancora un brano di Jeff Buckley che mi piace da impazzire e che mi ha aiutato a buttare fuori tanti sentimenti negativi attraverso le lacrime. Trovo che i pianti malinconici e nostalgici non siano un qualcosa di cui ci si debba vergognare ma siano invece un’ottima valvola di sfogo che non bisogna mai reprimere. Last Goodbye esprime con un testo molto dolce, la fine di una relazione e le memorie di quest’ultima che seguono. Il tutto accompagnato da delle parti strumentali sublimi.
5.The Walkmen – Heaven
Eh sì… Ho seriamente adorato How I Met Your Mother! Anche Heaven l’ho sentita proprio nella serie sopracitata, precisamente come sigla nei titoli di coda dell’ultimissima puntata della stagione finale. È una canzone molto malinconica (quella malinconia che però a me piace chiamare “malinconia bella”). Questo brano mi ricorda l’amicizia. Ogni volta che lo sento, penso al mio cagnolone Attila, scomparso nel Settembre 2020, e a tutti i nostri momenti assieme: a cominciare da quando l’ho trovato in un pomeriggio molto piovoso abbandonato vicino ad un cassonetto con i suoi fratellini (sarebbero certamente morti di freddo. Non avevano neanche due settimane ed i loro occhi erano ancora chiusi!), passando per tutte le nostre passeggiate ed i nostri momenti di gioco, fino ad arrivare al momento più brutto dove, comunque, ero lì ad accompagnarlo durante il suo ultimo viaggio. L’ho amato tanto e so che lui mi amava incondizionatamente. Questa è vera amicizia. Questo è vero amore!
E questi, erano i 5 brani secondo me più introspettivi che consiglio di ascoltare.
