Articolo di Roberta Ghio | Foto di Giorgia De Dato
Fin dal primo ascolto di Ciao Cuore, ho avuto chiaro che quei brani, dal vivo, sarebbero stati ancora più potenti di quanto già sono ascoltati in cuffia, fiduciosa nella maestria che Riccardo Sinigallia ha nella ricerca dell’equilibrio e vicendevole valorizzazione tra musica, sonorità e parole. E non sbagliavo. Ieri sera, alla Santeria di Viale Toscana, milanesi e non si sono ritrovati per godere di un live intenso, in cui la musica e il cuore sono stati i protagonisti indiscussi.
Quando entriamo le luci sono molto basse, la scenografia ad un primo sguardo non mi colpisce particolarmente, la mia attenzione è catalizzata dal quantitativo di strumenti che popolano il palco, a conferma delle mie aspettative. E sempre a luci molto basse, nella penombra, fanno ingresso i musicisti che accompagnano Sinigallia, mentre l’immagine di un cuore, nella sua forma anatomica, inizia a pulsare al centro del fondo palco, come a dare vita alla sequenza elettronica ed acustica che inizia pochi istanti dopo e che riconosciamo come l’intro di So delle cose che so – poesia di Franco Buffoni, musicata da Sinigallia, prima traccia dell’album Ciao Cuore – ed è in questo crescendo di intensità strumentale che fa il suo ingresso sul palco
Riccardo, avvolto in una luce blu, che dà così il via al live. A seguire un salto nel passato, Lontano da ogni giorno, per poi tornare al presente, con Backliner, con tanto di immagine dedicata che, per questo brano, sostituisce il cuore o, mi piace pensare, “è” il cuore, in un’altra sua forma. Mentre ascolto e mi guardo intorno, mi rendo conto che tanti hanno il mio stesso sentore: sono solo i primi brani, ma siamo già nel pieno del concerto, nessun riscaldamento, presente e passato si fondono insieme con naturalezza, in quella piacevole sensazione di stare in famiglia; e quando nella parte finale strumentale di Dudù sale sul palco la figlia, già conosciuta attraverso la copertina dell’album, per ballare prima sola e poi con il papà, la sensazione di famiglia prende ancora più forma.
Parla poco Riccardo, anzi, non parla per nulla, se non per presentare i musicisti che lo accompagnano e per ringraziare chi ha reso possibile il live. Bastano gli sguardi, la sintonia palpabile presente sul palco ed ascoltare o meglio, immergersi in quelle sonorità, per sapere tutto quello che c’è da sapere. Sonorità che denotano cura e passione, che mescolano sapientemente pop ed elettronica con qualche pizzico di psichedelia, nate sicuramente dalla ricerca della resa perfetta, del volume perfetto, messo in risalto visivamente dai due vu meter proiettati alle spalle a fondo palco e dal cuore che pulsa e pulsa. Volume perfetto, perché mai sovrasta la voce, ogni forma sonora ha un suo tempo e un suo spazio, le parole sono nitide e le emozioni fluiscono in maniera armoniosa, senza intralci, attraverso occhi, orecchie e… cuore. E così, da un’emozione ad un’altra arriviamo a Niente mi fa come mi fai Tu, il brano che, credo, tutti vorremmo ci venisse dedicato e Ciao cuore, accolte a braccia aperte e cantate con slancio dal pubblico. Un video, in cui rivediamo lo scontro tra Cesare (Luca Marinelli) che si sente abbandonato dall’amico fraterno Vittorio (Alessandro Borghi) che desidera e che prova a costruire una vita nella legalità, preannuncia il brano A cuor leggero, il finale perfetto di Non essere cattivo, film del 2015 di Claudio Caligari, che fa cantare la Santeria e regala sorrisi e leggerezza. Qualche nota e il brusio cui in maniera naturale fa seguito l’acclamazione per La descrizione di un attimo, perfetta, quasi sussurrata da Riccardo e cantata da tutto il pubblico. In questa parte del live il volume si è abbassato e ci prepariamo ad uno dei momenti più emozionanti ed intensi: Che male c’è, quel dolore che si ha davanti all’impotenza e al non capire, lo strazio reso con parole dure ma di pace, prima sussurrato e poi urlato da chi dà voce a Federico Aldrovandi, la cui triste storia, purtroppo, è nota a tutti. Si torna poi alla leggerezza e terminare il live con Una rigenerazione, in cui vediamo un Riccardo Sinigallia felice, lasciarsi andare a ballare e saltare poco prima dei saluti finali.
E con tutte queste emozioni, dopo aver fatto un salto al merchandise e recuperato la giacca, ce ne torniamo a casa così, a cuor leggero.
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RICCARDO SINIGALLIA – La scaletta del concerto di Milano
So delle cose che so
Lontano da ogni giorno
Backliner
Le donne di destra
Bella quando vuoi
Dudù
Se potessi incontrarti ancora
Niente mi fa come mi fai tu
Ciao cuore
Amici nel tempo
A cuor leggero
La descrizione di un attimo
Prima di andare via
Che male c’è
Per tutti
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E invece io
Bellamore
Una rigenerazione
RICCARDO SINIGALLIA – Tour 2019
1 febbraio 2019 – Roncade (TV), New Age Club
7 febbraio 2019 – Pozzuoli, Duel Beat
8 febbraio 2019 – Bari, Officina degli Esordi
9 febbraio 2019 – Lecce, Officine Cantelmo
15 febbraio 2019 – Perugia, Rework Club
16 febbraio 2019 – Roma, Monk Club
Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/sinigallia2019
