Roger Waters – Us + Them @ Mediolanum Forum di Assago – 18 aprile 2018
Articolo di Stefania Clerici – Foto di Davide Merli
C’è la musica, ci sono i concerti, ci sono i live, ci sono le esperienze… e poi c’è Roger Waters, che eleva tutte queste quattro cose al cubo e alla potenza di 10.
Ieri al Forum di Assago, per la seconda data sold out dell’anima grigia dei Pink Floyd, è andato in scena uno spettacolo grandioso e immersivo, celebrando quella musica che ha fatto la storia del rock psichedelico e dell’universo immaginifico dei geniali Pink Floyd.
L’Arena del Forum vede un parterre tutto seduto e spalti trepidanti per la celebrazione della “messa” del cerimoniere Roger Waters, uno spettacolo già in giro per l’Europa e che toccherà Bologna dal 21 al 25 aprile, per poi essere presentato in versione open air a luglio a Lucca e Roma. Nell’attesa dell’inizio del primo atto sul grande palco il visual di un uomo di spalle contempla l’orizzonte guardando un panorama desolato, ma quando si comincia, poco dopo le 21.15 è subito un’esplosione di musica che spacca i timpani, con un impianto audio che sovrasta il palazzetto da tutti i lati.
Il concerto è diviso in due parti di quasi un’ora l’una, con un finale di encore con due pezzi. L’attacco riprende i pezzi che Waters aveva portato in tour in Italia nel 2006-2007 con di “The dark side of the moon”: lo schermo a led dietro al palco copre l’intera larghezza di esso e proietta visual su Speak to Me, Breathe e il primo momento magico è su One of These Days che riprende vecchie animazioni degli anni addietro. Su Time siamo invasi dagli orologi e un ticchetio del tempo che scandisce l’iconico brano, si passa poi sui brani nuovi con “Lay down Jerusalem” e“Déjà vu” e si scivola sulla fine del primo atto con “Wish You Were Here” e “The wall”, dove i ragazzi di una scuola milanese in tuta arancione con scritto “Maggie’s Farm” cantano “Another brick in the wall”, mostrando poi sul finale la t-shirt con la scritta “Resist”.
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Si chiude il primo atto e si entra dopo 20 minuti nella seconda parte, dove i temi della denuncia, dell’impegno sociale e l’appello alla compassione e alla solidarietà e alla caduta dei muri che dividono “noi” da “loro” prende piede e dà il grande senso al live: le canzoni sono quelle di “Animals”, “Dark side”e la nuovissima “Smell the Roses”, intanto intorno su tutto il parterre sui teloni calati dall’alto appare la centrale elettrica di Battersea. “Pigs (Three different ones)” viene scelta per denunciare Trump, mentre un maialino gonfiato e telecomandato da droni sorvola la platea. Nel corso del concerto si aggiunge anche un grande pallone/luna a volare sopra le nostre teste, che sul finale si posiziona perpendicolare al palco: un prisma luminoso si materializza per il finale ancora dedicato a “The dark side of the moon” e si chiude e si chiude con “Eclipse”.
Prima dei bis Waters presenta la sua band ad uno ad uno, poi attacca “Mother” e invita il suo pubblico a uscire dall’arena e di condividere l’amore vissuto in questa serata, perchè quello che importa veramente è il futuro dei nostri figli, per garantire un mondo migliore nell’interesse collettivo. Il finale è con “Comfortably numb”, al termine della quale uno scroscio di applausi e tutto il palazzetto in piedi stenta ancora a credere di aver vissuto davvero la magia della serata. E’ l’effetto Pink Floyd Bellezza!
ROGER WATERS – scaletta del concerto di Milano
Speak to Me / Breathe
One of These Days
Time / Breathe (Reprise)
The Great Gig in the Sky
Welcome to the Machine
Déjà Vu
The Last Refugee
Picture That
Wish You Were Here
The Happiest Days of Our Lives
Another Brick in the Wall, Part 2 / Another Brick in the Wall, Part 3
– – – –
Dogs
Pigs (Three Different Ones)
Money
Us and Them
Smell the Roses
Brain Damage
Eclipse
– – – –
Mother
Comfortably Numb
