“Like lovers in the dark” è il seguito del lavoro d’esordio di questo quartetto di Chiasso. Concepito quasi come un concept album, il tema al centro di questo disco è quello della sofferta dialettica tra donna-madre/nascita-desolazione nella quale si inseriscono tanti fattori contrastanti e pericolosi, come la perversione e il senso di colpa.
Lo stile con cui si esprimono i quattro svizzeri è u post punk abbastanza sperimentale e variegato. Il gruppo passa da brani parlati, in stile Massimo Volume (“Ho sentito le tue mani”) al p-funk electro e circolare (“Lips”), passando per momenti riflessivi (“Distance”), indie-pop di matrice anni ’90, la title track, e il post rock più vicino a quello espresso dagli Ulan Bator (“West ghost”).
[embedvideo id=”oeJYxgpjIN0″ website=”youtube”]