Area Pirata / Surfin’ Ki
I pisani Strange Flowers non si danno per vinti. In otto anni di vita, questo è il loro quinto album, indicativo di una voglia e di un’esigenza comunicativa che non tutti hanno.
“Songs for Imaginary Movies” è stato registrato dal nucleo originale della band, con l’aggiunta del batterista Valerio Bartolini. Il quartetto si muove lungo le coordinate della psichedelia e di alcuni generi che le ruotano attorno. Se “Song of the jungle” verte verso il garage, “Children of the drain”, si allarga verso l’alt-pop. Con “Heal” i pisani dimostrano di non avere nulla da invidiare ai Black Rebel Motorcycle Club e con “Apocalypse” non possono non venire in mente The Heads.
The Strange Flowers rassicurano con l’ottimo rock-psych di “Supermodel” e la ballata rock in crescendo di “Anymore”. Ottimo poi il rock tirato di “Stormy waters” e con “Cure me” ci fanno capire che non si esce vivi dagli anni ‘60. Nel complesso un lavoro ben costruito e ottimamente suonato.
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