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Playlist

I cinque brani preferiti dei BNB Music MMXX

E’ disponibile sugli store digitali e le piattaforme di streaming Lockdown, l’album d’esordio dei BNB Music MMXX, distribuito da Rehegoo Music Uk.

I BNB Music MMXX nascono nel 2017 capitanati dalla cantautrice torinese Luana Barnabà, già finalista nel 2018 di Fiat Music, e Gianluca Nardelotto, compositore/autore, chitarrista, attivo da anni nella scena musicale piemontese e che ha realizzato la playlist. Il progetto si evolve e si consolida poi in versione elettrica nel 2020 con l’ingresso nella band prima del batterista Enrico Battaglino e successivamente del bassista Alberto Macerata.

Gravity – John Majer

Adoro “gravity” sia per il significato che porta con sé che per le sonorità. La lotta continua, incessante, contro le tentazioni che sono sempre dietro l’angolo contro le quali non abbiamo molte armi, se non la nostra forza di volontà, che talvolta vacilla…Musicalmente la considero un caso studio: i cosiddetti quattro accordi, che poi così banali non sono, conditi da quel tocco essenziale ma così calzante, che caratterizza molti dei brani di John Mayer. Una melodia semplice, che si intreccia talvolta con una seconda voce così scolastica, ma così perfetta. Adoro i brani in cui si distingue perfettamente ogni strumento, ed ogni strumento è suonato, sudato, sussurrato ma essenziale. 

Di domenica – Subsonica

Conosco e seguo i Subsonica dalla fine degli anni ’80, dalle date nei piccoli locali della cintura torinese ed ho sempre apprezzato la loro capacità di mixare sonorità elettro-pop con ritmiche articolate ma suonate al 100%, in cui la chitarra non ha quasi mai uno spazio di rilievo, ma è sempre presente, con un riff o un noise che se non ci fosse se ne avvertirebbe la mancanza. Max Casacci è stato infatti tra i miei chitarristi di riferimento proprio per questa sua caratteristica di essere presente e di caratterizzare i brani, ma mai in prima linea; grazie a Max ho acquistato il mio primo pedale: un tremolo!.

Hold the line – TOTO

Quale chitarrista non conosce e non ama il solo di “hold the line”! Steve Lukather è stato e rimane il mio chitarrista preferito, e questo brano del 1978! contiene tutti gli elementi che adoro: una cassa in quarti nel ritornello, un piano che accompagna la chitarra distorta che al partire del solo non sai mai dove andrà a parare! Un vero capolavoro, geniale anche nel titolo: “rimani in linea” del resto erano i tempi in cui ricevuta una chiamata al telefono potevi metterla in attesa per rispondere ad un’altra, la metafora dell’amore, che non è sempre puntuale!

Oggi sono io – Alex Britti

Apprezzo Alex Britti da sempre, e adoro come performa con la chitarra, soprattutto quando ci delizia con la acustica. In “oggi sono io” ci sono alcuni passaggi davvero succosi da suonare, che alternati a quel gioco di dinamica che caratterizza il suo modo di suonare, rendono il brano davvero interessante da ascoltare e succoso, appunto, da suonare. Adoro anche la semplicità del testo, che mette a nudo i sentimenti più sinceri, la fragilità di un uomo che, tra alti e bassi, è sempre stato se stesso. Bravi Alex”!.  

San Jacinto – Peter Gabriel

Un brano che racconta come l’ignoranza, l’arrivismo e la brama di potere sono stati capaci, in ogni epoca, di spazzar via in un batter d’occhio culture anche millenarie, radicate nel territorio dalla notte dei tempi. Un brano che mi fa riflettere sull’inarrestabile marcia della globalizzazione a discapito delle minoranze, della diversità, della biodiversità…che considero la vera ricchezza del nostro mondo, a cui sembra manca il sentimento del rispetto.

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