Parlare oggi di Jack Savoretti mi stranisce. Lo conosco ormai da diversi anni, da quando lo scoprii agli albori della sua carriera in qualità di entusiasmante compositore di canzoni per alcune delle serie tv più famose della programmazione americana come Grey’s Anatomy o Sons of Anarchy, quando ancora sconosciuto scalò inaspettatamente la classifica americana posizionandosi al primo posto delle vendite di amazon con il pezzo scritto, appunto, per la mitica serie sulla gang di motociclisti.
Di Jack va detto innanzitutto che è un figo. Piace alle ragazze, canta da Dio, è simpatico, dice sempre cose giuste, e lo fa senza tirarsela mai nemmeno per un secondo.
E’ il classico ragazzo della porta accanto, il vicino di pianerottolo che sentivi suonicchiare da ragazzino, quello che metteva su i dischi del padre a tutte le ore, quello che trovavi in cortile col quaderno e la penna sempre in mano, e che ora riempie i locali Britannici ad ogni nuovo tour e che tenta, con successo, di ritagliarsi uno spazio anche da noi.
Jack è nato a Londra, ma è Italianissimo: padre Genovese, nonno partigiano, visceralmente legato a Genova e alla squadra del Genoa per cui nutre una passione che rimarca ogni volta che torna nel capoluogo ligure indossando la casacca rossoblu durante i suoi live.
Dopo “La claque” e “Arena del mare” tocca al suggestivo “Teatro della tosse” ospitare la terza performance assoluta di Savoretti nella città della lanterna, la terza volta nell’ultimo anno.
L’approccio alla serata passa per un incontro pomeridiano presso Feltrinelli dove è previsto un meet & greet coi fans. Purtroppo Genova non è città avvezza ad ospitare artisti di un certo rango e lo showcase risulta essere un po’ improvvisato, l’afflusso di pubblico è numericamente importante e la sala destinata ad ospitarlo inadeguata alla caratura del personaggio, in costante crescita di popolarità.
Lo show serale, previsto per le 21.30, viene aperto dall‘ottimo Jack Jaselli, artista di origine milanese del quale, da sempre, apprezzo la produzione in studio, ma che mai avevo avuto occasione di sentire live. Vanno spese due parole perché Jack è un artista veramente interessante, la sua “Christopher Columbus” è pezzo di rara bellezza e viene stasera riproposto in versione due chitarre e voce insieme ad un’altra manciata di pezzi per un minishow di qualità che riscuote tanti applausi e un’ottima partecipazione da parte del pubblico presente.
Sono circa le 22 quando Jack (Savoretti) sale sul palco accolto dall’applauso scrosciante di una audience impaziente, la data Genovese è SOLD OUT da mesi e le aspettative sono pertanto altissime.
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La mia curiosità verte in particolare sulla riproposizione live dei pezzi dell’ultimo disco, lavoro che personalmente mi ha un po’ “spiazzato” perché troppo “pop friendly” rispetto alle produzioni passate, lavoro che lo allontana da quell’immagine di novello Dylan costruita negli anni, per indossare, mi auguro episodicamente, le vesti di un artista pop da classifica che poco si addice col Savoretti uomo prima ancora che musicista.
Si parte con il nuovo singolo “Written in scars”, estratto dall’ultima omonima fatica da studio e l’arrangiamento live dello stesso mi rasserena sui timori iniziali, funziona, e apprezzo più di quanto abbia fatto su disco.
Dalla successiva “Back to me” all’ormai classico finale corale di “Come shine a light” saranno 18 i pezzi suonati da Savoretti, passando per una cover dell’inedito di Dylan “Nobody except you”, (rinvenuta tra le registrazioni “abbandonate” da Bob negli studios di Jackson Browne) e l’ormai “classica” cover di “Ancora tu” di Lucio Battisti, ormai vero cavallo di battaglia di Savoretti durante i tour italiani.
E’ proprio in quest’ultima cover che si racchiude l’artista Savoretti, capace di unire il sound delle produzioni Inglesi a quel romanticismo nostalgico tipico della canzone italiana del quale le sue composizioni sono pregne. L’interpretazione è da pelle d’oca, una canzone tutta incentrata sulla splendida voce di Jack che, a tratti, ricorda il Joe Cocker di “Up where we belong”.
Verso fine concerto si presenta sul palco un altro ospite, la ex concorrente di X Factor Violetta Zironi, che, munita di ukulele, duetta con Jack su un paio di pezzi, partecipando alla conclusiva “Come shine a Light” che vede anche Jack Jaselli interpretarne una strofa.
E’ l’ultimo bis della serata: la maglia del Genoa numero 10 con la scritta Jack non si ripresenterà più sul palco del Teatro della Tosse nonostante il pubblico abbia più volte provato a richiamarlo, ma sono sicuro che non tarderà molto l’occasione per rivederlo live da queste parti, perché, come dice Jack stesso, l’Italia è un po’ la sua amante e, in fondo, sebbene viva a chilometri di distanza, lui, come noi, si sente uno di Zena.
JACK SAVORETTI – scaletta 24 Aprile – Genova
Written In Scars
Back To Me
Fight Till The End
Breaking The Rules
Broken Glass
Sweet Hurt
Vagabond
Home
Crazy Fool
Nobody ‘Cept You (Bob Dylan cover)
Tie Me Down
The Other Side Of Love
Not Worthy
Knock Knock
– – – – – –
Changes
Ancora tu (Lucio Battisti cover)
Jack In A Box
Come Shine a Light
Mario
21/07/2017 at 23:30
Jack è semplicemente straordinario oltre ad essere un grande genoano🔴🔵