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Reportage Live

Il SZIGET FESTIVAL 2024 al microscopio, anzi, di più: il bel mezzo

Secondo e terzo giorno dello Sziget Festival 2024, in compagnia di tantissimi artisti, tra cui Halsey, Liam Gallagher, Yves Tumor, Stormzy e le interviste a Giuse The Lizia e ai Blahalouisiana.

Liam Gallagher al Sziget Festival 2024

Articolo di Philip Grasselli | Foto di Andrea Ripamonti

Dopo il rodaggio dei primi due giorni sull’isola di Óbuda, prosegue il racconto dei sei giorni (più uno) del Sziget Festival di Budapest, visto che è davvero difficile riassumere l’enormità di un festival del genere.

Day 2 – Closer

Il secondo giorno è ancora quello delle ultime messe a punto, a detta anche dello staff, dopo le ovvie preoccupazioni nel verificare che tutta la macchina giri senza gravi intoppi. Anche in questa giornata il focus è spesso volentieri alternato tra i due più grandi palchi, tra il Revolut Stage e il Main Stage.

Il caldo imperversa, aumenta inesorabile, nonostante un inutile scroscio d’acqua mattutino abbia tentato di stanare questa lunghissima siccità. Ergo, il problema più grande, al momento, resta la polvere che si innalza tra le strade e le platee dei vari palchi: ottimo lavoro, seppur palliativo, di far passare le autobotti a spargere l’acqua del Danubio sulle strade più frequentate dell’isola di Óbuda.

Dagny

Alle 16:00 spaccate, sul Main Stage parte Dagny, da uno dei posti più fantastici della Norvegia, Tromsø, con un grande live all’insegna dell’electropop: il 7 giugno scorso esce il suo ultimo album “Elle” e, infatti, la scaletta parte proprio con la seconda traccia, “Same Again (For Love)”.

Dagny in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Un live all’insegna dell’amore, che è il filo conduttore di tutto il live, culminato sia con uno dei primi successi, “Love You Like That” e chiuso con “Somebody”, con più di cento milioni di stream su Spotify.

Nova Twins e Joker Out, Azahriah e Grandson

Poco dopo anche del rock risuona potente nel Revolut Stage, con le Nova Twins, che hanno avuto modo di portare il loro biglietto da visita in Santeria più di un anno fa: un concentrato di alternative rock con influenze metalcore, che ovviamente culmina nel 2020 con “1×1” con i Bring Me the Horizon, all’interno del primo capitolo “Post Human”.

Nova Twins in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

In contemporanea i Joker Out portano una ventata di Eurovision Song Contest sul palco principale, prima di uno degli artisti made in Budapest: Azahriah. Il giovane cantante ungherese ha guadagnato lo slot delle 19:15 ed è uno dei più popolari al momento (il triplo sold out alla Puskás Aréna dal 24 al 26 maggio ne sono una prova): la combinazione tra pop, rap e linee musicali tipiche dell’Europa dell’Est.

Da “Introvertált dal” (“Canzone introversa”) a “Mind1” (da leggersi mindegy, “Non importa”). Un grande successo che ricorda sempre l’anno scorso quando i Carson Coma hanno calcato lo stesso palco.

Joker Out in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

La spola continua con il Revolut Stage con il nordamericano Grandson, che si presenta con la maglia dei Rage Against the Machine. Tutto avviene materializzando quel senso di ostruzione, cantando ammanettato “6:00” tratto dal suo primo EP, “A Modern Tragedy Vol. 1”. Sarebbe stato perfetto ci fosse stata una rassegna post-hardcore di contorno, come un paio di anni fa all’Infest al Magnolia. Sedici brani, pubblico che però gradualmente diminuisce perché di lì a poco avrebbe iniziato Halsey.

Grandson in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Philip Grasselli

Halsey

Ashley Nicolette Frangipane, all’anagrafe, chiude la seconda giornata del Nagyszínpad, con uno show che ha potuto garantire nonostante gli ultimi problemi di salute diagnosticati a giugno.

“Nightmare”, canzone di apertura, è la quattordicesima traccia di “If I Can’t Have Love, I Want Power”, una canzone pregna di rabbia su come sia trattata in quanto donna

I could play nice or I could be a bully
I’m tired and angry, but somebody should be

Halsey – Nightmare (2019)

Subito dopo un salto al 2015, il periodo in cui si presenta al mondo con l’album “Badlands”, ma, poco dopo, con la collaborazione con i The Chainsmokers: “Closer” e “Don’t Let Me Down” sono due successi clamorosi, indimenticabili (benché l’album di questi ultimi sia stato pesantemente stroncato dalla critica), dove l’elettronica stava spaziando in ogni dove. Con “Without Me”, Halsey scende dal palco per prendersi i saluti direttamente dal pit, buona parte del pubblico si ri-sposta verso l’adiacente Revolut Stage.

Halsey in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Aurora, Meute e Honey Dijon

Aurora è l’altra artista norvegese della giornata che, con il suo dream-pop, rinfresca gli animi, con uno dei live che metterei nella Top 3 della mia lista dei preferiti di questo festival. Rapidamente il caldo sotto la tenda si fa sentire, con migliaia di persone che intonano tutte le sue canzoni. Grande eleganza per lei, con un rapporto per quanto possibile intimo con i fan. Fresca di album, “What Happened to the Heart?”, anch’esso uscito il 7 giugno, spesso si interroga su tematiche sull’umanità, sul cambiamento climatico e sul capitalismo più sfrenato.

Verso mezzanotte e mezza si cambia completamente genere con i Meute, che propongono una rivisitazione del concetto di marching band e dei banda di ottoni, “sfidando”, a livello dance, il DJ set di Honey Dijon allo Yettel Colosseum.

Halsey

Clicca qui per vedere le foto del secondo giorno dello Sziget Festival 2024 di Budapest (o scorri la gallery qui sotto).

HALSEY – La scaletta del concerto allo Sziget Festival di Budapest

Nightmare
Castle
Easier than Lying
You Should Be Sad
Graveyard
Lucky
Hurricane
The Lighthouse
Honey
Bad at Love
3am
Closer
Gasoline
Experiment on Me
I Am Not a Woman, I’m a God
Without Me

Day 3 – Definitely Maybe

Il mood revival partito con Kylie Minogue continua anche durante il terzo giorno, poiché avremo il culmine con il live di Liam Gallagher, oramai a dieci anni tondi dall’ultima esperienza con i Beady Eye.

Giuse The Lizia e Beton.Hofi

Al Lightstage troviamo Giuse The Lizia, con cui abbiamo avuto anche la possibilità di scambiare quattro chiacchiere post-live, alla sua prima volta all’estero come artista, come da lui stesso raccontato.

Philip Grasselli e Giuse The Lizia al Sziget Festival 2024
Giuse The Lizia post-intervista al Lightstage dello Sziget Festival 2024

Dall’altra parte dell’isola parte anche il live di Beton.Hofi, rapper che ho avuto anche l’occasione di vedere un mesetto fa al Budapest Park, con un quasi sold-out di dodicimila persone. Il suo nome, che letteralmente significa “calcestruzzo”, in realtà è la crasi tra “Betonsofi”, una nota marca di sigarette ungherese” e Hoffman “Hofi” Géza, uno dei comici ungheresi più importanti.

Propone un rap su vari livelli di registro stilistico, da quello più sofisticato a quello un po’ più da pub. Tra l’altro, nell’ultimo album “0”, è presente un brano con il titolo in italiano “Guarda come dondolo”, come l’omonimo e intramontabile successo di Edoardo Vianello. Se vi dovessi consigliare un brano al volo? “Frida Kahlo” con i Carson Coma, oppure “Holnap megállnak az órak”.

Blahalouisiana, Yves Tumor e Warhaus

Blahalouisiana allo Sziget Festival 2024
Blahalouisiana in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

I Blahalouisiana, altra band che gioca in casa, vanno a calcare il palco del Revolut Stage al posto di Ari Abdul: il nome che va a incrociare una delle piazze principali di Budapest, Blaha Lujza tér, e il Louisiana, uno dei luoghi dove nasce la musica americana.

Abbiamo avuto modo di raccontare anche questo nel backstage, insieme a Barbara Schoblocher e László “Laci” Mózner. Anche qui, consiglio di partire da “Alagutak, fények, nagymamád jegenyéi” (letteralmente “Tunnel, luci e le damigelle d’onore della tua nonna”).

Subito dopo Yves Tumor sul Main Stage: un ventaglio di diversi generi, un Childish Gambino versione rock ed elettronica sperimentale. “God Is a Circle”, “Echolalia” sono due degli otto brani tratti dall’ultimo album dal titolo infinito – “Praise a Lord Who Chews but Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds)”, dopodiché il focus si sposta sempre sulla sua discografia post-pandemia. Giusto come nota a margine: occhio che lo ritroveremo a Milano per l’unica data italiana il 27 agosto al Castello Sforzesco!

Nel mentre, sul Revolut Stage, l’artista belga Warhaus ci porta con mano nel mondo del soft rock, con questa voce grave e queste melodie che un po’ ci riportano al Leonard Cohen dei tempi di “Various Positions”.

Stormzy e Liberato

Stormzy allo Sziget Festival 2024
Stormzy in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Stormzy è al momento nuovamente sulla cresta dell’onda in UK, dato che la sua feature con i Chase & Status è riuscita a scalzare pezzi grossi come Billie Eilish, Chappell Roan o Charli xcx. E lo è anche sul palco principale, che sfoggia anche qui una duttilità che corrisponde alla sua carriera: dalle sue origini grime, come in “Cold”, all’R&B di “Hide & Seek”. C’è di tutto, nella semplicità assoluta di un grande artista che ritorna dopo sei anni sul Main Stage magiaro.

 
 
 
 
 
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Un’oretta dopo il Revolut Stage si copre di mistero, con la presenza di Liberato: il cantautore napoletano è quello che ha occupato il palco più grande per quanto riguarda gli artisti italiani. Come previsto, un fiume di connazionali si è riversato all’interno dell’arena, considerato che l’Italia è una delle prime cinque nazioni che frequentano lo Sziget Festival. Ne è passato di tempo dal “Nove maggio”, il post Budapest liberata è rimbalzato da una parte all’altra dei social. Oramai il fenomeno made in Napoli è ovunque, nei più importanti festival europei. Chissà se arriverà anche oltreoceano…

Liam Gallagher

Liam Gallagher allo Sziget Festival 2024
Liam Gallagher in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Maybe I just wanna fly

Wanna live, I don’t wanna die

Oasis – Live Forever (1994)

C’è poco da dire su Liam Gallagher, insomma, che si presenta sul Main Stage dello Sziget Festival nella maniera più inconfondibile possibile: mani dietro la schiena, parka impermeabile nero nonostante i trenta gradi e via che si canta tutto “Definitely Maybe” che compie proprio trent’anni quest’anno.

Sì, sono volati trent’anni. Il 1994 è sempre più lontano, uno degli anni più clamorosi della storia della musica mondiale. Ci sono praticamente tutti i brani, anche quelli meno noti, come “Columbia”, “Digsy’s Dinner” o “Up in the Sky”. O anche “Whatever”: inevitabile urlare “I’m free to be whatever I/Whatever I choose and I’ll sing the blues if I want”. Sei minuti e mezzo di inno alla libertà. Un’ora e mezza leggendaria.

Teezo Touchdown e Apache

Teezo Touchdown allo Sziget Festival 2024
Teezo Touchdown in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Anche qui, come il giorno precedente, la diaspora del pubblico che riempie il Revolut Stage per Teezo Touchdown, per una transizione dal britpop al rap rock, che promuove per i festival “How Do You Sleep at Night?”, il suo album d’esordio che vede le collaborazioni con Janelle Monáe (che ritroveremo domenica) e Fousheé. Per chiudere, come i Meute la sera precedente, anche Apache si porta l’orchestra di fiati per un’esperienza crossover tra gli ottoni e la musica elettronica.

Clicca qui per vedere le foto del terzo giorno dello Sziget Festival 2024 di Budapest (o scorri la gallery qui sotto).

Liam Gallagher

LIAM GALLAGHER – La scaletta del concerto allo Sziget Festival di Budapest

Rock’n’Roll Star
Columbia
Shakermaker
Up in the Sky
Digsy’s Dinner
Bring It on Down
Half the World Away
D’Yer Wanna Be a Spaceman?
Fade Away
Whatever
Cigarettes & Alcohol
Married with Children
Supersonic
Slide Away
Live Forever
I Am the Walrus

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Se non parlo di musica, parlo di sport. Se non parlo di sport, parlo di ingegneria. Se non parlo di ingegneria, parlo di meme. Se non parlo di meme è perché dormo.

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