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MINISTRI – Tempi bui

Ministri - Tempi bui

Ministri - Tempi bui

C’è qualcosa che non va in questo disco e sto cercando di capire cos’è. Ho da subito considerato i Ministri un gruppo di simpatici arroganti. Un gruppo che non ha paura di dire e di fare tutto quello che gli passa per la testa, anche se può essere scorretto.

E ci vogliono dei personaggi così nella musica, ci vuole gente che sia sicura di quello che fa, che non scenda a compromessi e abbia la faccia come il culo (in senso buono) per mandarti a cagare. Ma per essere così, o hai un background solido, una storia, una carriera in cui ti sei affermato e non hai sbagliato un colpo, o sei sicuro dei tuoi mezzi e hai la convinzione che non sbaglierai un colpo. Dietro l’arroganza devi mettere la sostanza, devi dimostrare chi sei, devi dimostrare che te lo puoi permettere.
Tempi Bui non dimostra questo perché va a toccare temi allo stesso tempo troppo grandi e troppo patinati per un gruppo così “piccolo”.

La forza dei Ministri era che le loro canzoni parlavano di loro, partivano dall’IO, partivano dalla disillusione personale, dalla disperazione, guardavano alle cose di tutti i giorni. Una frase come “Lo ricordiamo come quello che non ci ha creduto mai, fa che non parli di me” (da “La Piazza”) è una frase di una potenza enorme per chi la ascolta. Ecco in Tempi Bui manca la potenza, manca la capacità di parlare all’ascoltatore. Perché parla “alla gente”, e questo non è un momento dove bisogna rivolgersi alla gente, generalizzando, dando per scontato che quello che fai tu è la cosa giusta e gli altri sono tutti dei coglioni.

“Tempi Bui” (la canzone) è un pezzo che si rivolge all’ascoltatore che parla in prima persona, e ascoltandolo prima dell’uscita del disco mi sono illuso che anche le altre canzoni fossero così, invece, a parte “Il Bel Canto” e pochi altri, la maggior parte dei pezzi sembrano scritti guardando Studio Aperto: Briatore, il problema dell’alcool, ecc. Sappiamo che le notizie di Studio Aperto non sono altro che diversivi per distogliere l’attenzione dai veri problemi, e sembra che i Ministri ci siano cascati in pieno. Oltre a questo mettiamoci anche le tipiche questioni che vanno tanto di moda nei centri sociali (tipo la base a Vicenza e l’anti-americanismo, il diritto al tetto) e abbiamo un bel polpettone.

L’errore sostanziale è fare riferimento a fatti precisi, cose che hanno scritto dietro una data di scadenza. Quando invece una canzone di stampo sociale è fatta bene è eterna, vedi De Andrè, vedi Gaber. Tempi Bui invece è già vecchio prima di uscire. A questo proposito cantare: “dovevo affondarla la Nina, la Pinta e la Santa Maria”, dopo che tutto il mondo ha celebrato la venuta del messia Obama, mi sembra fuori luogo e anacronistico.

Musicalmente parlando ci sono momenti ispirati ma anche momenti bui. La title track (che continua a girare nella mia testa ininterrottamente da due settimane) è un pezzo splendido, così come “Il Bel Canto”, due canzoni che da sole potrebbero tenere in piedi un disco intero. Anche “Diritto al Tetto” e “La Faccia di Briatore” musicalmente sono degli ottimi pezzi. Ma poi la strofa di “Bevo” sembra un pezzo di Vasco, “Il Futuro è Una Trappola” è un pezzo che parte da una pennata reggae, carino, ma che non ha mordente. Mancano quelle soluzioni ritmiche e armoniche che ti facevano saltare in piedi in “I Soldi Son Finiti” e nell’ep “La Piazza”. “Berlino 3” ha un ottimo inizio con un riff potente che sembra preannunciare un ottimo pezzo, invece poi si perde in arpeggi gentili e pacati. Per il resto buoni pezzi rock, ma niente di indimenticabile. Inoltre tutti quegli intermezzi fra un pezzo e l’altro uccidono il ritmo del disco.

La più grande delusione di questo disco è “La Ballata del Lavoro Interinale” . Tralasciando il fatto che musicalmente non mi sembra molto ispirato, personalmente su questo tema avrei scritto il pezzo più cattivo del disco e invece, “guarda caso” è proprio una ballata come recita il titolo, ma queste son scelte e gusti personali. La cosa che più mi delude è il testo, che sembra scritto da qualcuno che non sa che cos’è il lavoro interinale (“suoniamo per non lavorare mai”, ricordate?). Prima di tutto qualcuno dovrebbe dirgli che ormai quasi nessuno chiama più il suo capo “padrone”. Poi non tocca il problema vero degli interinali, che non è il fatto di essere pagati, perché con le agenzie l’unica cosa sicura è che più o meno il 15 del mese ti arriva lo stipendio. Il problema vero è la mancanza di futuro, l’impossibilità di pianificare la propria vita, l’impossibilità di dire “questo mese ho risparmiato un po’ posso andare a farmi un week end via” perché se rimani a casa il mese successivo, i soldi di quel week-end ti servono per sopravvivere, fino al prossimo contratto.

Perché il futuro non l’hanno inventato loro, il futuro non è una trappola. Il futuro è un problema reale ed è la più grande preoccupazione per la stragrande maggioranza dei ragazzi di oggi .

Comunque se volete “solo” un buon disco di rock italiano potete accontentarvi, ma io dai Ministri mi aspettavo molto di più.

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16 Comments

16 Comments

  1. osfaband

    12/02/2009 at 16:06

    Belle stronzate quelle che stai dicendo. Non esistono temi che un gruppo non affermato non può trattare… I temi più importanti vengono trattati per la maggior parte da gruppetti anonimi che non vendono più di mille copie dei loro album… E’ ridicola la tua teoria sul dover aver alle spalle esperienza musicale per poter avere il “diritto” di trattare alcuni temi. Che poi i ministri trattino questi temi in modo forse un pò ingenuo e superficiale è un altro paio di maniche.
    Il tuo è solo un tentativo di denigrare il “SECONDO ALBUM” che viene sempre criticato da voi cari giornalisti musicali, che in fin dei conti personalmente non trovo assolutamente mediocre in quanto musicalmente pur essendo rimasto nella filosofia del primo album, sà differenziarsi da brano a brano ed intrattenere l’ascoltatore dall’inizio alla fine.

  2. osfaband2

    13/02/2009 at 02:07

    bene, sembri un bambino che parla per invidia, il tuo, secondo me, è solo un commento fatto alla svelta per farti più grande di quello che sei, sei partito con il presupposto di criticare questo gruppo, e lo hai fatto alla grande, forse ascoltando una sola volta il disco nel tuo carissimo lettore e sparando critiche a gogo senza neanche pensare a quello che stavi scrivendo, se impari ad ascoltare quello che senti forse ti renderesti conto che stai dicendo un mucchio di stronzate senza senso, o forse, per una persona limitata come te, un senso lo l’hanno, dato che secondo me vivi nell’ansia di sperare in un tuo futuro migliore esprimendo difetti a cose o persone che non ne hanno, quindi ti dirò una cosa schietta e semplice, guardati allo specchio domani, e pensa di migliorarti, e non di migliorare gli altri. I Ministri hanno fatto un gran bel lavoro secondo me, e meritano di essere dove sono, e spero che arrivino dove vogliano arrivare, e per me è bello sapere che in Italia esista un gruppo come loro, un gruppo che abbia la voglia di “fare”, per questo li ammiro moltissimo.
    “cordiali” saluti, Davide

  3. Luca

    13/02/2009 at 12:46

    Imparate a leggere prima di farvi salire il sangue alla testa.

    Non ho detto che bisogna essere affermati e famosi per trattare certi temi, ho detto che bisogna essere rispettati e avere spalle larghe per poter essere arroganti, poi ognuno può trattare i temi che vuole, ci mancherebbe.
    Non me ne frega un cazzo che sia il primo secondo o terzo album. Ma stiamo scherzando? Non è che uno prima di scrivere va a guardare che disco è. “MMhmmh aspetta è il secondo disco? Allora lo stronco”… non diciamo cazzate per favore.
    Non ho detto che è un album mediocre, se leggi alla fine ho scritto che è un buon album rock, per te significa mediocre?

    Invidia? De che? Farmi più grande di quello che sono? Sono anni che scrivo su questo sito, e scrivo per passione, non mi interessa e non ho bisogno di affermarmi criticando a cazzo. Per fare questo c’è Rockit.
    Poi scusa, un commento fatto alla svelta???? una pagina e briscola di recensione??? fatto alla svelta??? Inoltre se leggi bene invece di incazzarti capirai che il disco l’ho ascoltato eccome. Inoltre, sempre se leggete bene, non è una critica sparata a zero, ho scritto più volte che sono buoni pezzi, che è un buon disco, ho scritto che “Tempi Bui” è un pezzo splendido, vi sembra un “criticare alla grande”?
    Io non voglio migiorare nessuno con le mie recensioni, va bè che mi chiamo Luca, ma non sono l’evangelista.
    Ricordati caro Davide che nessuno è perfetto e senza difetti e i Ministri non sono Dio, quindi qualche difetto ce l’avranno anche loro.

  4. Dario

    14/02/2009 at 12:20

    siamo proprio in italia.
    e la gente non ha ancora capito, che la recensione, non è il giudizio universale, è il parere di una persona che ha i suoi gusti, diversi da quelli degli altri.
    e gli insulti, secondo me, sono sintomo di ignoranza.
    guardatevi voi allo specchio.

    e comunque questo disco non è bello quanto gli altri.
    e è anche prodotto male.
    poi, dopo aver letto questa intervista, hanno perso ancora più stima per me.

    “Il vostro disco è distribuito da Venus quindi avete già una ottima distribuzione in tutta Italia a differenza di tante altre band indie. Se vi proponessero un contratto con una major accettereste?
    Qualcuno si immagina le major come templi del male, uffici freddi come sale d’attesa dove si legge Libero e si parla come di direttori di casino, dove gli artisti vengono venduti a peso, parcheggiati, umiliati, sezionati, drogati, inscatolati e prezzati. Quando finalmente ti ritrovi nel magico mondo della discografia ti accorgi che è tutto assolutamente vero. Anzi: spesso la leggenda fatica a stare al passo con la realtà. Per questo e molto altro la risposta è no: nel malaugurato caso che una major pensi di poter far soldi con noialtri, troverà portone chiuso e citofono rotto. Per nulla al mondo ci si deve privare della libertà di andare in giro in mutande per casa. Soprattutto quando rimangono solo quelle.”

    COERENTI EH. giri il loro disco, Universal. SiSi

  5. Lorenzo

    15/02/2009 at 20:36

    “Tempi Bui non dimostra questo perché va a toccare temi allo stesso tempo troppo grandi e troppo patinati per un gruppo così “piccolo”.”

    “Non ho detto che bisogna essere affermati e famosi per trattare certi temi”

    Sei coerente in quello che dici quanto i ministri lo sono stati quando hanno firmato per universal.
    E ridicolo l’accannimento fatto dai giornalisti musicali fatto su gruppi che firmano per major. Tutto qui. E ridicolo come la gente si inpunti negativamente su un gruppo che ha trovato una major per la quale firmare. Allora continua a fare musica di merda e puoi stare tranquillo che sarai indipendente per sempre.

  6. Luca

    16/02/2009 at 09:26

    Avere la libertà di fare una cosa è un conto, avere le capacità per farla bene è un altro.
    E’ questa la differenza fra la prima e la seconda frase che hai citato.
    Lo ripeto per l’ultima volta: IMPARATE A LEGGERE!
    Le due frasi che hai citato sono totalmente diverse. Se leggi tutta la recensione invece di estrapolarne pezzi a cazzo, e anche dai commenti….
    E poi finiamola con ‘ste cazzate da indie-bigotti celebrolesi, “è passato a una major allora è uno stronzo” non me ne frega nulla del fatto che i ministri siano pasati a una major, anzi, meno male che l’industria musicale si sia accorta di un gruppo così!

  7. osfaband

    18/02/2009 at 15:29

    infatti ti dò pienamente ragione sull argomento major. I ministri firmando per Universal diventano la speranza che un giorno la musica “commerciale” italiana possa finalmente cambiare, che possa allargarsi ed aprire la mente dei giovani su musica un pò più concreta di quella che gira ultimamente (Ligabue, Vasco… per non parlare di cose ancor più gravi come i Dari)
    Infatti personalmente non condivido il comportamento “indie-bigotto” in quanto ridicolo in quanto la musica è bella finché la ascoltano in pochi e non piace a tutti.
    La musica deve piacere a se stessi, e se un giorno inizia a piacere a tutti vuol dire che si stà avvicinando ad una compatibilità universale con l’ascoltatore. E iniziare a rinnegarla a quel punto è un comportamento ridicolo ma purtroppo molto diffuso.

  8. e,

    20/02/2009 at 12:28

    interessante….

    state sereni
    sono ommini de panza
    e de sostanza

    le spalle ci sono

  9. ale

    20/02/2009 at 16:22

    questa recensione è deprimente, non per i contenuti che sono l’espressione di opinioni personali e per questo meritevoli di tutto il rispetto del mondo
    è deprimente per com’è scritta, davvero mediocre
    se poi ci mettiamo la reazione agli insulti, la cosa diventa ancora più imbarazzante

  10. doego

    08/03/2009 at 13:35

    vada che ognuno vede le cose in modo soggettivo..
    ma se devi recensire, cerca di essere un po meno di parte su’!

    non mi e’ piaciuto x niente il modo assolutistico in cui parli

  11. gabriele

    09/03/2009 at 19:44

    cavoli che pessima recensione, secondo me davvero non se la meritano davvero, se e’ questa quello che i critici musicali pensano di un gruppo come i Ministri e di questo lavoro che a me non sembra affatto male, anzi……certo qualche difetto ce l’hanno tutti, ma se dobbiamo sparare a zero su questo disco allora meritiamo di tenerci Marco Carta e Biagio Antonacci come degni rappresentanti della musica italiana…….

  12. alessandro

    15/05/2009 at 00:21

    Ognuno parla di ciò che vuole nel proprio disco, i temi toccati da questo nuovo album sono reali e preoccupanti,,,sono i problemi della nostra società, della nostra errata mentalità e di tutto ciò che ne consegue….è un bel disco che parla di cose serie e non ha quelle cazzo di canzoni d’amore tutte uguali e scritte senza cuore, di cui la nostra musica leggera è piena da vomitare!!parliamo dei problemi cazzo,non delle stronzate,perchè non parlarne vuol dire accettarli!AH ,DOMENTICAVO: è un bel disco CHE DA EMOZIONI e quindi non ROMPETECI IL CAZZO!!!!!!la musica è l’unica forma di libertà rimasta in questo paese..SVEGLIAMOCI….W FREE MUSIC

  13. Andrea

    01/06/2009 at 07:35

    Io mi trovo d’accordo con il recensore. Non mi fraintendete, i ministri li ho adorati dal primo momento che li ho ascoltati, e tempi bui l’ho comprato appena visto sullo scaffale, sicuro di avere tra le mani uno dei migliori gruppi italiani del momento, ma in verità sono rimasto deluso. Semplicemente perché in Tempi Bui manca la magia e l’ispirazione che avevano fatto di I soldi sono finiti quel capolavoro che è. E credetemi che c’ho provato a farmelo piacere, ascoltandolo più e più volte. E poi non c’è mica bisogno di incazzarsi con chi scrive un articolo su internet, sembra che tutto debba sempre piacere a tutti. Ognuno deve avere diritto a dire la sua opinione, e soprattutto ad essere rispettato per quello che dice, visto che non si è insultato nessuno. Credetemi che per chi scrive questi articoli per passione è estremamente difficile criticare in modo negativo i gruppi come i Ministri che rinnovano e si fanno un mazzo tanto.

    Saluti

  14. crazycow

    23/06/2009 at 13:52

    Hey!!!ciao a tutti!!volevo solo proporre il concerto dei Ministri alla (meravigliosa) FESTA DELLA BIRRA a PADERNO FRANCIACORTA (Bs) che si terrà il 9 Luglio!!!!!!!!!!!!!!! vi aspettiamo numerosi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  15. Tia

    17/08/2009 at 10:57

    Ho letto questo articolo solo oggi dopo aver divorato per mesi “tempi bui”.
    Mi spiace aver letto questa recensione, però mi ha aperto gli occhi su un particolare che mi sfuggiva: il parlare alla gente e non all’ascoltatore. Può darsi che sia vero e può darsi che sia proprio quello che mi piaccia. Io lo trovo un disco perfetto per questi tempi bui e “Vicenza (la voglio anch’io una base a)” è uno dei miei preferiti xké oltre all’oltraggio noncurante della nina la pinta e la santamaria (che ha un nonsoché di ironico, direi…) spara un’altra quantità interessantissime di frasi che non sonos tate citate!! “SANTA MARIA PER STARE DIETRO ALLA COERENZA DEVO SCEGLIERE LE MARCHE ANCHE QUANDO HO L’INFLUENZA, SO LE VOSTRE RAGIONI E NON FANNO UNA GRINZA MA IOS COTTO E C’HO 40… E ORA MI RPENDO UNA SBRONZA!”. Secondo me nella recensione qui sopra c’è un’amarezza pesante di un uomo che è stato ferito da questo disco. Il futuro l’avente inventato voi… il furuto è una trappola…

  16. fran

    02/10/2009 at 20:33

    non è la peggior recensione che abbia mai letto -anzi- solo che per una volta (recensore non ti offendere), sono più d’accordo con la rece di rockit (che dio mi perdoni).
    trovo che si parli troppo di cose extramusicali e non del merito del disco, ma anche laddove non sono d’accordo il recensore ha motivato ampiamente e quindi pace, doveva solo rispettare le istanze della band che puo pensare quel che vuole senza dover essere x forza gaber (uno che quanto a incoerenza poi…)

    il riferimento a obama è sbagliato, ovvero è sensato ma affrettato e il messia obama lo faranno fuori politicamente, farà la fine di prodi.
    citare “studio aperto” sarebbe giusto per un marracash qualsiasi ma è ingeneroso verso i ministri visto che di certe cose non parla nessuno e siamo invasi da gruppi xfactor col ciuffetto che parlano solo d’amore e non di società (cosa che peraltro avveniva anche nel tanto decantato beat italiano di 40 anni fa, all’estero tutti impegnati e noi dietro le bionde trecce): e sono sicuro che il recensore concorderà con me che non importa il “cosa” ma il “come”, e il “come” dei ministri mi piace. non siamo a livello degli afterhours ma diamogli tempo.
    dico la mia anche sulle major, visto che mi trovo. la universal è un pò meglio delle altre, poi dipende da con chi parli…blablabla
    saluti e complimenti

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