Mikey Welsh, ex bassista del gruppo rock Weezer dal 1998 al 2002, è stato trovato morto in una camera di un hotel a Chicago. Aveva 40 anni. Le cause del decesso, che risale a sabato notte, non sono ancora chiare anche se si parla insistentemente di overdose.
La band degli Weezer ricorda il musicista con un messaggio sul sito ufficiale: “Siamo profondamente addolorati nell’annunciare che Mikey Welsh è inaspettatamente scomparso. Sarà per sempre ricordato come un padre affettuoso, un artista e un amico. Possa egli riposare in pace”.
Welsh si era unito ai Weezer nel 1998, suonando in due album, compreso il famoso disco del 2001 conosciuto con il nome informale “The Green Album”, cantando nelle hit “Island in the Sun’’ e “Hash Pipe”. Dopo l’uscita dagli Weezer ha suonato in altre band come The Special Goodness, Verbena, Heretix e The Kickovers, e ha collaborato con alcuni artisti come Juliana Hatfield. Negli ultimi anni Welsh si era dedicato soprattutto alla pittura, realizzando 13 mostre negli Usa.
A gettare un’ombra inquietante sulla morte di Mikey Welsh c’è un messaggio scritto il 26 settembre scorso su Twitter dallo stesso musicista statunitense, che assume i contorni di una tragica premozione: “Ho sognato di morire a Chicago il prossimo weekend con un attacco di cuore nel sonno. Oggi devo scrivere il mio testamento”.
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