Articolo di Roberta Ghio | Foto di Roberto Finizio
Milano Rocks atto secondo.
Dopo la pioggia battente della prima serata, torna a splendere il sole su Experience Milano, nella data che vede esibirsi Mèsa, Stella Maris, Franz Ferdinand e The National.
Sono le 20.00 quando i Franz Ferdinand salgono sul palco.
Li abbiamo salutati a Luglio, all’anfiteatro del Vittoriale, dove si erano esibiti nell’ambito del Festival Tener-A-Mente, ed eccoli nuovamente qui, salire sul palco con quel appeal di chi ha voglia di fare sul serio, ma con la leggerezza sbarazzina di chi si diverte facendo musica e fa divertire chi vuole seguirli. Al solito la scenografia è scarna, solo le loro immagini sul mega schermo, ma l’energia è tanta. Non vediamo la possenza muscolare di Dan Reynolds degli Imagine Dragons della sera prima, ma la potenza del fisico asciutto di eterno ragazzo di Alex Kapranos, che con i suoi “avanti e indietro” simpaticamente rigidi e i suoi “salti alla Kapranos” (uno stile di salto unico nel suo genere, eseguito anche a ripetizione, che a dopo anni di live a pieno diritto merita una definizione) riempie il palco e sprigiona energia che invade il pubblico, principalmente adulto, dell’area Expo.
È “Do You Want To” che da inizio al live ed inizia così la bella storia di grinta e divertimento a cui ci hanno abituato. E’ sempre educato Alex, “Buonasera Milano!” e poi “Franz Ferdinand from Glasgow, very happy to be in Milano” e via così, uno dopo l’altro ci presentano una scaletta composta da brani del loro repertorio, come “Walk Away” e “Take me Out” ed altri tratti dall’ultimo album “Always Ascending” uscito ad inizio anno. Non mancano le emozioni quando Alex scende tra il pubblico e non manca il divertimento su “This Fire” quando gioca facendo abbassare tutti a terra per poi saltare a mò di esplosione. Ma ahimé su questo pezzo termina il live. I Franz Ferdinand salutano ed annunciano il gruppo successivo, i The National.
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Circa una ventina di tecnici invadono il palco e con la velocità che si vede ai box di Formula 1, perfettamente sincroni l’uno con l’altro, trasformano il palco per accogliere la band di Cincinnati.
Il loro ingresso è svelato dalle immagini sul mega schermo, che proiettano il dietro le quinte degli attimi prima dello show. Sono passate da poco le 21.30 quando vediamo salire sul palco i The National; uno alla volta, bicchiere in mano, fare schivo e, dopo il saluto iniziale, Matt Berniger, con mani dietro la schiena, quasi chinato sul microfono, senza neanche toccare l’asta, è con “Nobody Else Will Be There” che da inizio al live. Dopo il primo brano, sembra che Matt voglia venire a conoscerci tutti, fa una “passeggiata” lenta, tranquilla, fino all’estremo del palco e una volta lì…saluta con la mano. E poi via con una scaletta che vede per buona parte brani tratti dall’ultimo album, “Sleep Well Beast” del 2017, ma non mancano brani dai precedenti album, come “I need My Girl”, “Fake Empire”, “Terrible Love”.
La voce di Matt è un fluido, denso, a cui da vita attraverso il suo corpo a volte stando immobile, a volte contorcendosi, chinandosi, a volte trasmettendo sofferenza a volte rabbia. La sua voce, come la sua personalità, invade l’area Expo e avvolge fino ai fan più lontani. Nei momenti in cui non canta si fa da parte, si siede per terra di lato e lascia tutta la scena ai suoi eccezionali musicisti. C’è qualche fortunato che canta con lui: su “Day I Die” scende tra il pubblico e canta nel pit. Verso fine live un ragazzo alza uno striscione con scritto “I think this place is full of spies I think they’re onto me” (dal brano “Secret Meeting”). Lui lo vuole, ci si avvolge e con questo “mantello” canta “Terrible Love”. Finito il live lo porterà via con sè, baciando quelle parole e ringraziando il ragazzo … tirandogli un bicchiere di (quella che credo sia) birra!
Lo show termina con “Vanderlyle Crybaby Geeks” cantata senza microfono, insieme al pubblico, mentre percorre tutto il palco: così come aveva fatto ad inizio live ritorna a salutarci uno per uno, cantando insieme a noi.
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Si è chiusa così la seconda serata della Milano Rocks. Artisti con caratteri e personalità diverse ed interessanti si sono avvicendati sul palco: Damiano, ribelle, che nonostante la giovane età domina bene il palco, Dan Reynolds grinta fisica, massiccia, potente, capace di tenere 60.000 persone sotto il diluvio insieme a lui, Alex Kapranos energia pura e divertimento, Matt Berniger potenza intima, baritonale… e, come sappiamo, non finirà qui. Attendiamo gli ospiti della terza data!
The NATIONAL- scaletta del concerto di Milano – 7 Settembre 2018
Nobody Else Will Be There
The System Only Dreams in Total Darkness
Don’t Swallow the Cap
Walk It Back
Guilty Party
Bloodbuzz Ohio
I Need My Girl
Slow Show
Light Years
Day I Die
Carin at the Liquor Store
Graceless
Rylan
Fake Empire
Mr. November
Terrible Love
About Today
– – – – – –
Vanderlyle Crybaby Geeks
FRANZ FERDINAND – scaletta del concerto di Milano – 7 Settembre 2018
Do You Want To
The Dark of the Matinée
Glimpse of Love
Always Ascending
Walk Away
No You Girls
Lazy Boy
Michael
Feel the Love Go
Love Illumination
Ulysses
Take Me Out
This Fire