Articolo di Alberto Cristofolini
Bellissimo sabato sera quello trascorso al Benicio a Giavera del Montello (Tv), a farla da padroni gli Ataris, punkrockers col cuore di panna.
L’atmosfera è quella giusta, grazie alla cornice del Benicio – che è davvero un bel locale – e anche grazie al pubblico di aficionados del punkrock melodico e altamente sentimentale.
Kris Roe, il frontman, è sempre stato il centro di gravità della band fin dagli inizi in Indiana negli anni 90 ed ormai è rimasto l’unico membro originale di un gruppo che arrivò anche a conquistare un disco d’oro negli U.S.A., quando ancora si vendevano i dischi.
Kris ha fatto la cosa giusta per questa “operazione nostalgia”: ha preso le sue canzoni migliori, le ha riarrangiate in chiave più indie-rock – donandogli una sorprendente solidità – , ha trovato tre giovinastri con cui si diverte a suonarle ed ora le sta portando in giro.
Con la sua maglietta degli Husker Du, il cappellino a nascondere la pelata, Kris ci riporta tutti nel mondo delle superiori, quello fatto di delusioni, tradimenti, cieli azzurri e cuori spezzati; il pubblico canta, il gruppo si diverte per un’ora e un quarto suonando tutti i classici e infilandoci due cover: la prima, “Boys of summer” di Don Henley (cantante e batterista degli Eagles), è quella che gli ha garantito il successo internazionale, la seconda, “Boxcar” dei Jawbreaker , è quella che gli ha garantito un posto nei cuori di noi figli della seconda ondata punk dei ’90.
Menzione d’onore per i veneti “Geeno and the Santamonica” che, immagino per questioni di logistica, hanno suonato dopo gli Ataris , quindi davanti ad uno sparuto gruppo di persone, ma dando tutto quello che avevano.
The ATARIS – scaletta concerto – Giavera del Montello (Tv)
In This Diary
Unopened Letter to the World
The Hero Dies in This One
Your Boyfriend Sucks
Boxcar (Jawbreaker cover)
Slacker Rock
San Dimas High School Football Rules
Summer ’79
The Saddest Song
The Boys of Summer (Don Henley cover)
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Eight of Nine
So Long, Astoria

