La Press Conference:
Si è svolta prima dell’evento live al Fabrique l’intervista agli All Time Low che in dodici anni di carriera hanno sempre mantenuto la formazione originaria, ormai sono come una famiglia e tengono a farcelo sapere.
Ascoltiamo qualche brano della loro ultima fatica, sesto album nella loro carriera, in arrivo sugli scaffali il prossimo 7 Aprile, prodotto in collaborazione con John Feldmann. Si chiamerà Future Hearts, parole che descrivono la situazione attuale della band e riassumono tutti i pezzi al suo interno. È un disco diverso, innovativo, creato senza tralasciare le vecchie sonorità degli ATL ma che abbraccia un inaspettato timbro pop.
Non mancano le collaborazioni: “Tidal Waves” con Mark Hoppus dei Blink 182 e “Bail Me Out” con Joel Madden dei Good Charlotte, tracce che non sono mai state pianificate, spiegano, quella con Hoppus ad esempio è nata quasi per caso, scherzando a casa sua; le collaborazioni hanno una rilevante importanza per gli All Time Low, sono l’insieme di emozioni derivanti da amicizie e forti legami. Contrariamente a quanto si possa pensare non hanno alcuno scopo commerciale.
Il Live:
L’unica data italiana ha fatto riempire il Fabrique di Milano. Ad inaugurare la serata sono stati i pochi ma scoppiettanti pezzi dei Real Friends, band dell’Illinois in Italia per la prima volta, seguiti dai grintosi Neck Deep, capaci di far saltare tutto il pubblico intrattenendolo con i loro pezzi pop punk e scaldandolo bene per l’arrivo degli attesissimi headliner.
Sono le 21.52 quando le casse smettono di passare pezzi dei Blink 182, band cara ai ragazzi di Baltimora, ed eccoli finalmente salire sul palco! Come di consueto è “Lost In Stereo” ad aprire le danze, condita da qualche “Hey Oh!” ereditato dai californiani Green Day, gli All Time Low infatti sono stati in tour con loro per molto tempo ed hanno aperto per loro più di una data in Italia. Ma gli “hey oh” non bastano, i ragazzi vogliono celebrare le band che li hanno fatti conoscere ai più con qualche tributo: ecco che possiamo quindi ascoltare “American Idiot” dei Green Day e “All The Small Things” dei Blink 182.
Un bel live in conclusione, non si può dire che i ragazzi non abbiano fatto i compiti a casa: le influenze si sentono e le movenze sono già viste ma in fin dei conti è giusto imparare dai più grandi. Ormai sono degli intrattenitori anche loro e sanno come tenersi stretto il loro giovane pubblico.
Guarda la fotogallery del concerto degli ALL TIME LOW
ALL TIME LOW – scaletta di Milano – 10 Marzo
Lost in Stereo
Stella
Heroes
A Love Like War
Damned If I Do Ya (Damned If I Don’t)
The Irony of Choking on a Lifesaver
American Idiot (Green Day cover)
Weightless
Remembering Sunday
(Alex solo)
Therapy
(Alex solo)
Somewhere in Neverland
Backseat Serenade
Time-Bomb
Something’s Gotta Give
– – – – – – – – –
The Reckless and the Brave
All the Small Things (blink‐182 cover)
Dear Maria, Count Me In

