(Andromeda Relix)
Semplici come il punk, vibranti come il rock, dure come l’hard, ma totalmente femminili, quindi glam, queste sono le Cherry Lpis, debuttanti e con tanto entusiasmo, proprio di chi ha vent’anni o giù di lì ed è pronto, pardon pronta, a calcare tutti palchi del mondo, pur di suonare del semplice ed intramontabile rock’n’roll.
Pochi riff, testi scritti e cantati con il giusto pathos di chi ha appena terminato la fase adolescenziale così si presentano queste quattro ragazze veronesi, da poco uscite dal liceo scientifico. Partono con il punk ramonesiano di “Dead or alive” e proseguono con l’ottima “Haunted”, tirata e diretta verso un hard rock ben strutturato e compatto, mentre “The race is on” sembra avere circa la mia età, trentasei anni, ma portati molto meglio, grazie agli illuminanti spunti di proto-punk ed hard rock, come la stessa “Heartbreaker” densa di riferimenti alle bambolone di New York. Le quattro ragazze si esprimono in maniera più aggressiva con “Right now!”, il cui riff è liberamente ispirato a “Tv eye” degli Stooges, e sicuramente Ron Asheton ne sarebbe fiero. Se in “On my own” il quartetto veronese sembra una versione molto edulcorata dei Nashville Pussy, in “Narcissus” si lasciano andare ad una ballata melodica ed avvolgente. Il lato più glam, invece, lo esprimono con l’omaggio a Cindy Lauper, attraverso la cover “Girls just wanna have fun”. Ottimo debutto per queste ragazze che avrebbero molto da insegnare a gruppi come le Donnas.
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