La tempra e l’agilità dei tre riminesi celati dalla ragione sociale Marrano, è tutta nel sapere mettere insieme lo sbercio slabbrato del garage con l’urlo isterico del punk per poi “sparali” in quattro brani al fulmicotone, un Ep d’esordio omonimo che senza tanti convenevoli – diciamo nessuno – spacca di refrain, urgenze esistenziali, distorsori e litri di gocce di sudore da inumidire poghi e stage diving a raffica.
Spregiudicati, ribelli e storti il giusto, i Marrano, imbastiscono una manciata di minuti high voltage ben calibrati ad effetto con un obbiettivo, quello di esserci alla grande e contare in questo pandemonio underground, e pare che la cosa gli riesca facile a sentire questi squarci elettrici che non lasciano niente al caso.
Lavoro che impatta lodevolmente, carico di volumi e vene gonfie, il ritmo del basso forsennato di Non insistere, la scarica epilettica Vulnus, la Blur(eggiante) Sei anni per finire nel sospiro amperico alla Verdena che Nella follia tira in una splendida ossessione vitale, una “prima volta” per questa triade urticante made in Rimini su cui puntare per ribaltare una scena troppo nerdy, troppo piena di se. Buona la prima!
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