L’album omonimo “Absinthia”, uscito nell’Ottobre 2011, non bada di certo a gentilezze e carinerie varie. Canzoni decise, ritmate da una musica semplice ma allo stesso tempo di un impeto non indifferente. “Corri”, traccia numero uno del disco, è un buon attacco, che fa capire sin dal primo ascolto che l’album non sarà di certo noioso e scontato.
Un brano che si fa “notare” sin da subito è la traccia numero quattro: “Mi Spingi”. La “track” viene messa in risalto dalla schiettezza delle parole, affiancate ad una melodia di base non indifferente, che comunque mantiene la sua linearità: un mix vincente di rock.
La chiusura è ancor più accattivante. Si esce dagli schemi, si sperimenta addirittura l’hip hop su una base pop-rock. Con la collaborazione del duo 8Hz, gli Absinthia chiudono con un pezzo decisamente forte e diretto.
Oltre ai testi, la semplicità si lega soprattutto alla linea melodica e alle sonorità presenti. Gli accordi e i riff di chitarra non presentano variazioni notevoli; questa naturalezza che accompagna ogni singolo particolare dell’album, è il vero punto di forza.
Modestia e spontaneità e anche un pizzico di ironia nella cover , dove si vedono le miniature in stile “cartoon” dei componenti della band. Un’ idea originale per un album diretto, senza fronzoli.
Su alcuni brani, il gruppo Torinese pecca un pochino d’esperienza, ma nel complessivo il giudizio è molto buono. Un disco d’esordio non male, visto che il gruppo è insieme da circa 3 anni e le sette tracce sono veramente cariche di ambizioni e belle speranze. E tanto buon rock.
Patrick Iannarelli

