Durante la loro prima fase, gli iconici Pixies hanno indubbiamente definito la scena alt-rock, per poi riunirsi nel 2004 e dedicarsi ad arti più oscure e sofisticate, e il loro ritorno li ha visti aggiungere altri tre album da Top 10 in UK ai tre precedenti. Più feroci che mai, i Pixies pubblicheranno il loro ottavo lavoro in studio Doggerel il 30 settembre su BMG.
Doggerel è un album maturo e viscerale che unisce folk inquietante, pop da sala da ballo e rock brutale, il tutto in una miscela infestata dai fantasmi di tresche e indulgenze, guidata da forze cosmiche e in grado di concepire una vita digitale nell’aldilà, cosa che nessun Dio potrebbe mai fare. E nel frattempo arriva da lontano un’altra tempesta.
Oscurità e bellezza si intersecano per tutta la durata dell’album, che è stato concepito in maniera piuttosto insolita: invece di prendere vita in studio dalle idee di tutti i membri della band, Doggerel è stato creato partendo da 40 brani finiti che Black Francis ha presentato ai colleghi. Le sessioni sono iniziate a fine 2021 nel Massachussetts, con il produttore Tom Dalgety (Royal Blood, Ghost) al lavoro insieme a Francis, che si sono poi spostati a Los Angeles per finire il lavoro insieme al resto della band.
Il loro contributo è stato vitale. Santiago ha contribuito per la prima volta alla scrittura di due brani dei Pixies, con la musica di “Dregs Of The Wine” e il testo di “Doggerel”. Mentre il batterista David Lovering e la bassista Paz Lenchantin hanno sfoggiato l’energia potentissima di due musicisti che confessano di sentirsi rinvigoriti dal processo.
Doggerel sarà disponibile in diversi formati: CD Deluxe, vinile rosso e vinile giallo in negozi indipendenti selezionati, vinile arancione e cassetta rossa in esclusiva sullo store ufficiale della band e ovviamente su tutte le piattaforme digitali.
Quest’estate i Pixies intraprenderanno un lungo tour che prevede anche due date italiane: li troveremo il 25 giugno all’Autodromo Internazionale di Imola in apertura ai Pearl Jam e il 27 all’Auditorium Parco della Musica a Roma.
Photo credit: Tom Oxley

