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Reportage Live

MASEGO: quando vista, udito e olfatto si fondono in un live

Un pubblico non banale per Masego al Fabrique di Milano, candidato ai Grammy Awards nel 2022, che assiste nota per nota all’inventore della trap-house-jazz. Novanta minuti di spettacolo, dalla tecnica pazzesca e dai suoni prelibati.

Masego con il sax tenore in mano

Articolo di Philip Grasselli | Foto di Andrea Ripamonti

L’ottava tappa europea del suo Where We Goin’? Tour di Masego è stata anche un’esperienza immersiva e, soprattutto, sinestetica: per la prima volta penso di aver assistito ad un concerto con tre sensi principali: l’udito, la vista e… l’olfatto.

Il Fabrique è stato travolto da uno degli artisti più poliedrici dello scenario trap-house-jazz, all’anagrafe Micah Davis, uno dei pochi frontmen a utilizzare il sassofono come cavallo di battaglia di ogni singolo brano.

TANERÉLLE

In apertura, il live dell’artista Tanerélle, da Atlanta, che ci porta un R&B molto profondo e lo-fi di stampo molto AlunaGeorge dei tempi di “Body Music” e SZA, con quel contralto ASMR simile a Kelela. Poche parole (“Music as therapy for the heartbroken people”) e molta musica, per la sua prima volta a Milano. La chiusura con “Continuum” è la simbiosi con il pubblico: testo esplicito, movimenti sinuosi del corpo che seguono i 60 BPM del brano. Sublime.

I take you ‘til you’re on the brink
Then we dive off the edge in sync
Make love, fuck
Lick me up
Petals, pluck
Drive me, clutch

Tanerélle – Continuum (2019)
Tanerelle al microfono
Tanerélle in apertura al Fabrique (foto di Andrea Ripamonti)

MASEGO

Non è la prima volta a Milano per Masego, poiché torna al Fabrique dopo lo “Studying Abroad: Missed My Flight Tour” del 28 novembre 2022. Alle 21:15 scatta l’ora X e si capisce che stanno salendo sul palco i protagonisti sia per le luci spente, sia per l’odore di marijuana che pervade tra le prime file del pubblico: salgono prima Ced Mitchell (basso e synth) e Jonathan Curry (batteria) presi molto bene dall’ovazione del pubblico e infine proprio Masego, che scandisce uno dei suoi più grandi successi: Navajo, singolo uscito nel 2017 e che conta più di 170 milioni di stream su Spotify.

Make some noise for my saxophone!

Masego al pubblico, con il sax contralto sempre a portata di mano

Questa frase è il paradigma del pre-assolo di sax, che accade quasi ad ogni brano: è meraviglioso il magnetismo tra Masego e questo strumento, la padronanza nell’alternare sassofono tenore e contralto e tutti gli altri strumenti (campionatori e keytar) è imbarazzante.

Masego al sassofono contralto
Masego al sassofono contralto (foto di Andrea Ripamonti)

IL LATO VISUAL E LO SHOW

Non solo musica, ma anche le condizioni al contorno di Masego al Fabrique non sono per nulla banali. Primo fra tutti sono i tre led-wall che mostrano diverse visuals, sia originali, sia in combinazione con le telecamere presenti sul palco, che vanno a richiamare sia la Giamaica, sia gli Stati Uniti, sia il Sudafrica: le sue origini riassunte in questa maniera. Curiosa anche la coincidenza della metà sinistra della bandiera sudafricana corrispondente al verde-giallo-nero di quella giamaicana.

Secondariamente, ma non meno importante, vedere Micah Davis sul palco è proprio uno show a parte: balla il moonwalk sulle note di “Old Age”, sbatte un mazzo di rose per terra per poi lanciarne una alla volta al pubblico durante “Lady Lady”, lancia banconote da 20 euro personalizzate con la sua figura mentre canta “Mullah’s Dream”, tiene un paio di patate dolci in mano in “Yamz”. Questa è solo una lista riduttiva.

Glasses or no glasses?

Masego a fine concerto, prima di “Eternal Sunshine”
Masego, la band sul palco e il pubblico
Masego, la band e il pubblico: un trittico perfetto (foto di Andrea Ripamonti)

“TADOW” SI MERITA UN CAPITOLO A PARTE

I saw her and she hit me like (tadow)
Saw that thing so beautiful (tadow)
She just hit my heart, oh (tadow)
Full force and she got me like (tadow)

Masego – Tadow (2018)

Solo alla fine toglie i suoi occhiali da sole tenuti da inizio esibizione e il culmine del concerto coincide con “Tadow”, il suo più grande successo tratto dall’album “Lady Lady” uscito il 7 settembre 2018. Quel 4/4 terzinato. Quello Stratocaster in loop ostinato. Quel “tadow” in falsetto e anche un pochino storto. Che godimento, da star lì per ore e ore.

Clicca qui per vedere le foto del concerto di Masego al Fabrique di Milano (o scorri la gallery qui sotto).

Masego

MASEGO – La scaletta del concerto di Milano

Navajo
Queen Tings
Old Age
Lady Lady
Sweet Love
Mystery Lady
Two Sides (I’m So Gemini)
Mullah’s Dream
Veg Out (Wasting Thyme)
Yamz
What’s Your Flavor
Prone
Sides of Me
You Never Visit Me
Good & Plenty
Shallow
Silver Tongue Devil
Yebo/Sema
Mystery Lady (Remix)
Well Traveled
Flight 99/Wet the Bed
King’s Rant
Interlude
Eternal Sunshine

Encore:
Tadow

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Se non parlo di musica, parlo di sport. Se non parlo di sport, parlo di ingegneria. Se non parlo di ingegneria, parlo di meme. Se non parlo di meme è perché dormo.

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