Il verso del cinghiale
L’esordio di questo trio è tutto rivolto al pop-rock inglese, che ha preceduto il brit-pop. Le radici dei Labradors, infatti, affondano nelle ballate poppettare che andavano molto di moda nella Gran Bretagna a cavallo tra gli ottanta ed il decennio successivo.
Il cantante poi, Filippo Colombo, che suona anche la chitarra, ha un timbro vocale molto simile a quello di Elvis Costello, così si completa il cerchio ed è più facile fare l’accostamento con la musica prevalentemente commerciale nel Regno Unito oltre vent’anni fa.
In questi sei brani i Labradors riescono tanto ad aggredire, con spunti punk quanto ad essere frizzanti e melanconici. Partono bene, aspettiamo di ascoltarli su un album intero.
Vittorio Lannutti