di Thanks For Choosing
Se Into The Wild fosse un disco, magari un disco italiano, suonerebbe come Nettare Dell’Estate di Giorgio Gobbo, che riesce facilmente a creare quell’angosciosa sensazione di isolamento con un disco che suona come un pellegrinaggio silenzioso, come il perdersi in montagna, come quella pioggerellina serale che non è pioggia vera, e non fa disperare ma solo allarmare finchè non si è ancora arrivati a casa. Suona così questo disco di Giorgio Gobbo, cantautore padovano classe 1975 (reduce dall’esperienza con La Piccola Bottega Baltazar) che ha fatto di una camminata i cui passi si disperdono negli echi delle Dolomiti, il suo personalissimo, a tratti devastante, stile.
Un album importante, per chi non cerca ritornelli ossessivi, quotidianità fatta di caffè e sigarette, per chi non ha paura di perdersi in sussurri animali e sonorità elettro acustiche, ampi respiri e chi ha un debole per voci calde e profonde. Assolutamente una delle esperienze musicali più interessanti di questo intensissimo e bulimico 2019.

