É uscito l’8 marzo 2023 per Ohimeme (www.ohimeme.com) il nuovo (e secondo) singolo del progetto Kleinbottle, un duo di fratelli dalle influenze stratificate che toccano l’indie rock di matrice britannica ma anche l’estremo Oriente, come dimostra questo pezzo allo stesso tempo mistico e ricco di groove, grazie alla sua linea di basso e alla presenza di percussioni e strumenti a corda caratteristici dell’estremo Oriente.
Immaginate, ogni qualvolta chiudete gli occhi, di non vedere solo quel buio che ben conosciamo, ma di scorgere un fiume di luce, che ci indica un percorso, ci ristora, rendendo l’oscurità attorno più accogliente (“cosy darkness…”), ma tutto ciò è positivo o no? Questa è la prima immagine che ci presenta il secondo singolo dei Kleinbottle “Light In The Eyelids“.
Una delicata voce femminile, che canta in una lingua sconosciuta, ci catapulta in un’altra dimensione, sottolineando la natura mistica del viaggio e dell’ambientazione. Purtroppo il cammino, senza meta, risiede nelle nostre “palpebre secondarie”, che si aprono solo chiudendo gli occhi, ossia solo fuggendo dalla realtà; ci fa sentire meglio, ma in esso ci stiamo perdendo.
Noi come sempre volevamo conoscerli meglio, e abbiamo chiesto loro quali fossero i loro cinque brani preferiti.
Tycho – A Walk
La scoperta di Tycho è stata una svolta per noi come musicisti e compositori. Ci ha aperto un mondo, ci ha avvicinato all’elettronica. Rappresenta un fortissimo input a livello concettuale. Amiamo il suo suond caldo e soprattutto come riesca a creare certi paesaggi sonori, regalandoci immagini che sembrano avvolgerti. Non esiste un pezzo brutto di Tycho… Ogni suo brano è una piacevole immersione. In particolare, i suoni usati in “A Walk” hanno avuto un notevole impatto su di noi.
Gorillaz – Feel Good Inc.
Come non mettere un pezzo di quel genio di Damon Albarn. Scegliamo questo, uno dei nostri preferiti, cavallo di battaglia, insieme a “Song 2” dei Blur, di quando suonavamo insieme in cover band molto british, anni fa. Oltre al lato affettivo e al gusto musicale, anche questo brano rappresenta una svolta per noi concettualmente: l’incredibile miscela di generi diversi, la sua struttura, il suo sound, il ruolo del basso. Del resto, è tutta l’idea dietro i Gorillaz a essere illuminante, sia musicalmente sia dal punto di vista dell’immagine.
Tenno – Journey
[Salvatore]: Fra i 5, quello con meno anni addosso. Negli ultimi tempi mi sono molto avvicinato alla musica etnica tradizionale africana e asiatica (soprattutto quest’ultima). Mi ha ispirato tantissimo nella scrittura e nello stile. Successivamente ho cercato anche qualcosa di moderno che miscelasse chillout e tale musica tradizionale. Ed eccoci ad autori come Tenno. Meraviglioso, profondo e suggestivo il suo sound, dove la miscela di Occidente e Oriente raggiunge la sua pienezza.
Red Hot Chili Peppers – My Friends
[Raffaele]: My Friends, album One Hot Minute, forse il meno considerato dei Red Hot Chili Peppers ma uno dei più ricchi sotto l’aspetto delle sonorità. È stato l’anello di congiunzione del mio passaggio dalla batteria al basso elettrico. Ancora oggi riascoltandolo mi richiama le stesse emozioni, lo stesso coinvolgimento, Flea è stato il primo a spingermi fuori dalla comfort zone.
Coldplay – Trouble
[Salvatore]: I Coldplay, uno dei miei primi gruppi preferiti quand’ero al liceo. In generale, primo e quarto album mi hanno influenzato tantissimo. D’altra parte, musicalmente sono cresciuto con l’indie malinconico e con le ballate di piano. Ecco perché scelgo questa canzone. Ha avuto un ruolo molto importante per quanto riguarda lo stile e la mia formazione. Poi che dire, il pezzo è stupendo.