L’11 maggio 1981 Bob Marley lasciò questa terra. Per tanti di noi però non se n’è mai andato: basta sfogliare le pagine del romanzo “One Love” di Federico Traversa per averne certezza. Nel raccontare quella che viene definita “La più grande rockstar del Terzo Mondo”, è palese che l’autore non sia solo. Federico Traversa è un grande conoscitore del mondo del Reggae e ciò che prova nei confronti di Bob Marley è una devozione sincera, un attaccamento puro ed emotivo che gli ha permesso di raccontare al meglio le gesta di Bob Marley, un artista di una grandezza smisurata. Il libro, pubblicato il 22 novembre da il Castello collana Chinaski, non è di certo una biografia statica e formale. No, perchè come dicevamo, Traversa e Bob Marley camminano tra le pagine uno a fianco all’altro.
Le avventure e le sventure dello scrittore si intrecciano con cadenza regolare con quelle dell’artista gamaicano. Due esseri umani tanto lontani quanto vicini, una scelta narrativa questa della fusione che permette la lettura fluida di “One Love” anche a chi non è estramamente affezionato alla figura di Bob Marley.
Ciò che emerge dal romanzo è la conferma rafforzata di quanto sia stato significativo il passaggio, seppur maledettamente breve, di Bob Marley su questo strano pianeta. La diffusione del Reggae a livello mondiale porta il volto di Marley, musicista e attivista con alle spalle un’infanzia e un tessuto sociale tutt’altro che semplici, la sua salvezza spirituale avvenuta tramite il Rastafarianesimo e infine la sua malattia.
Ciò che già si sa della vita di Marley è un bene ricordarlo, ciò che non si conosce è un piacere da scoprire. A fine lettura è questo che mi viene da dire, reduce anche dal film “One love” visto al cinema, comprendo I perchè di Federico Traversa, riconosco quanto un artista a volte possa entrare così nel tuo profondo fino a creare un’unione naturale.
Mi sento di dire che ho letto un libro che parla di Amore, e questo non basta mai.
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