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Focus

Reportage Live: PEAWEES in concerto a Piazzola sul Brenta

8 OTTOBRE 2010.
Ex Jutificio Camerini, Piazzola sul Brenta(PD). R’N’R BOMBARDATION.

Non è facile scrivere del concerto di uno dei tuoi gruppi preferiti senza che ti sembri di scadere in banalità o senza sentirti una scema totale a sciorinare complimenti. Tuttavia anche stavolta i quattro damerini del punk’n’roll italiano hanno superato ogni aspettativa di gradimento.

Direttamente da La Spezia si sono esibiti in un contesto un po’ assurdo nel senso che il concerto si teneva all’interno della Festa Democratica dell’Alta Padovana ma era tangibile non ci fosse alcuna implicazione politica nella manifestazione se non l’unica bandiera del rock’n’roll. Tutto regolare quindi.

Primi in ordine a suonare i chiassosi EX KGB. Secondi all’appello gli SPEEDY PEONES, un’istituzione locale e ormai idoli affermati da quando Nevruz di XFactor ha sdoganato le movenze di Nicola, il cantante,i spirandosi palesemente a questo cavallo imbizzarrito da palco. Dicono.

Peawees

E poi il turno dei supremi, i Peawees. Beh… era facile comprarsi l’approvazione iniziando ex abrupto con By My Side, pezzo quasi- cult. Non altrettanto facile era tenere alto il livello di guardia ma la scaletta era eccellentemente assestata: una sfilza di canzoni tutte azzeccatissime che non ha lasciato il tempo per distrarsi manco un secondo.

Si sono avvicendati pezzi famigerati, di successo assicurato, pezzi più recenti e pezzi dell’album nuovo di cui non è ancora certa la data d’uscita, presumibilmente bisognerà aspettare maggio 2011:un’anteprima gustosissima. La performance è stata magistrale: un’esecuzione seria, controllata e in certi punti deliziosamente fronzolosa. Rock’n ‘roll da specialisti.

Non so dire quanto sia durata l’esibizione perché per me è volata. Ma bravi veramente e belli da impazzire.
Rivederli in Veneto dopo una lunga pausa dalle scene è stato impagabile. In calce, sottolineo solo il proposito divulgativo nel pezzo conclusivo piazzato a mò di ringkomposition: “Road to rock’n roll”, quindi… Long Live the Peawees!

Monica Lago

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6 Comments

6 Comments

  1. bassel

    17/10/2010 at 21:56

    che chi scriva le recensioni sia, tanto per cambiare, sotto effetto da cotta preadolescenziale per il cantante di turno può essere anche comprensibile… ma parlare performace magistrale etc mi fa pensare che si abbia assistito a due concerti diversi. o, meglio, che ormai le recensioni le si possa scrivere anche dopo aver visto un totale di 10 concerti in vita ed essersi fatti una discografia in 5 giorni scaricando brani da youtube.
    ad ogni modo:
    Premessa 1. i peawees spaccano il culo come pochi.
    Premessa 2. resto cmq di parte perchè sono i numeri 1.
    Non parlo, per non sparare sulla crocerossa, della location o dei due gruppi precedenti. roba da latte alle ginocchia.parlo invece del live dei peawees. Di tutte le volte che li ho visti to giro mi son sembrati, stanchi, scazzati, svogliati, forzati. Un concerto “serio” appunto. per niente rock’n’roll a parte i pezzi, anche quelli nuovi, very very cool. ho visto un gruppo sul palco tutt’altro che coinvolto, sembrava che scimmiottassero se stessi, ed un pubblico di amebe sotto. Un peccato. Aggiungiamo un ‘acustica che neanche alla festa del liceo (sfido, e ripeto sfido chiunque, a dirmi se riusciva sempre a sentire il basso). Non parliamo del lato stilistico… la roba più obrobriosa abbia visto negli ultimi due anni. un vestiario da cover band di ligabue. indegno. uno sgasamento per gli occhi. Scaletta forzata e priva di alcune perle… ma tant’è… il tempo è stato tiranno. Unica menzione d’onore va ai pochi secondi prima dell’ultima canzone… quando un vecchio sbraitava ordinando di smettere di suonare o avrebbe staccato la corrente e si è beccato come risposta “Road to rocknroll!!!!”… unica nota punk di una bella serata di merda.
    Spero di rivedere quanto prima i peawees come li conservo nei miei ricordi.

  2. monica lago

    18/10/2010 at 10:20

    Quanta veemenza.Mi balza alla mente lo sfogo di Veronica Lario che elesse il quotidiano La Repubblica come luogo di sfogo per un attacco personale al marito.
    Quindi il gesto di nascondersi dietro una critica così accanita si commenta da solo.
    Quanto alle mie righe penso sia chiaro lo scopo puramente elogiativo.
    Io non ce l’ho con nessuno e se devo parlare per sparare merda non lo faccio.Fallo tu. Non voleva essere una rece seria e puntuale.Era volutamente l’espressione di una stima incondizionata stile Caro diario.Come un’adolescente,e allora?Oh,a me piacciono e sono piaciuti.Non andrei oltre a questo.
    Che pesantezza.

  3. bassel

    18/10/2010 at 18:57

    per gli elogi ci sono le fan e gli street team.
    i reportage dei live son ben altra cosa.
    all’epoca di qualche anno fa almeno si usava così.

    Veronica Lario ed il tuo presidente non centrano nè con rockon nè con i peawees.
    Backstreet’s Back, all right!

  4. monica lago

    18/10/2010 at 19:11

    beh caro,prenditi altri problemi.

  5. chiara picariello

    28/10/2010 at 14:22

    BHè SE VOLEVATE VEDERE SUBITO UN BEL CONCERTO DEGNO DEI PEAWEES….BASTAVA ANDARE A FIDENZA IL GIORNO DOPO, AL TAUN….E NON ALLA FESTA DEMOCRATICA, COL RISCHIO CHE ANCHE IL MIGLIOR GRUPPO DEL MONDO SI TROVI A DISAGIO, SCAZZATO E CON DEI SUONI DA SCHIFO!!

  6. Cris

    10/11/2010 at 14:17

    ma piuttosto che mi dite sulle nuove canzoni? Ho ascoltato “don’t look back” e suona davero molto distante dal classico peawees style: sembra piuttosto avere sonorità garage/beat 60’s… anche il suono di chitarra è molto molto diverso dai vecchi dischi…

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