Il Canada invade Milano per una serata: dall’Ontario arriva ai Magazzini Generali il carrozzone guidato dai Billy Talent, band che soprattutto all’estero da qualche anno attraversa un momento di fama e consensi decisamente notevole. Assieme a loro si sono esibiti i conterranei Cancer Bats e Silverstein, entrambi qui stasera per svolgere più di un semplice ruolo da opener.


Billy Talent
La serata inizia alle otto in punto con i Cancer Bats, quartetto abile nel mischiare hardcore e sludge reduce da due prove discografiche assolutamente notevoli. I suoni non sono il massimo, specialmente nella prima parte dello show, ma Liam Cormier e soci riescono comunque a intrattenere a dovere un pubblico che pian piano cresce di numero. Tra i vari pezzi annotiamo le devastanti “Hail Destroyer”, “Deathsmarch”, Pneumonia Hawk” e la conclusiva “Lucifer’s Rocking Chair”, che chiude in maniera degna uno show molto energico e coinvolgente.
Peccato che solo in pochi erano accorsi per loro. Bagno di folla nelle prime file per i Silverstein invece, band storica del panorama screamo che negli ultimi anni non ha però saputo mantenere alto il livello di interesse nei loro confronti, complice anche un brutto disco come “Arrivals & Departures” e un discreto “A Shipwreck in the Sand”. Nonostante questo la band dal vivo riesce ancora ad emozionare, anche grazie ai pezzi più datati come “Smile In Your Sleep” e “My Heroine” che vengono cantati a squarciagola da tutti i presenti. Da segnalare la cover di “Apologize” degli One Republic, carina ma tutto sommato evitabile visto il tempo limitato dell’esibizione. Nel complesso un’ottima esibizione, anche se già dopo mezzora la monotonia dei pezzi si faceva sentire.


Billy Talent
Cambio di palco veloce ed è finalmente in turno dei Billy Talent che, senza troppe scenate e presentazioni, fanno il loro ingresso sul palco sulle note di “Devil In The Midnight Mass”. Il pubblico è letteralmente scatenato e la band fin da subito riesce trasmettere una carica e un’energia impressionante, accelerando ulteriormente quasi tutti i pezzi del proprio repertorio proposti stasera. La scaletta pesca in maniera eterogenea da tutti i tre album, privilegiando tutti i singoli più famosi a partire da “Surrender” e “The Ex” fino alle nuove “Devil On My Shoulder” e “Rusted From The Rain”. Il mattatore della serata è stato come da pronostico il cantante Benjamin Kowalewicz autore di una prestazione canora eccellente e di delle smorfie e sguardi schizzati degli del miglior Johnny Rotten. Il concerto si chiude sulle note del trittico devastante “Devil On My Shouler”, “Fallen Leaves” e “Red Flag” che riescono a far saltare in aria tutti i presenti, anche quelli più in disparte lontani dal palco.
Un’ottimo concerto, che legittima pienamente la fama che i Billy Talent hanno saputo guadagnarsi in poco tempo all’estero: probabilmente in Italia non riempiranno mai le arene, ma credo proprio che tutta la gente accorsa questa sera ai Magazzini andrà a casa convinta di aver assistito allo show di una delle punk/rock band più in forma del momento.

