Articolo di Stefania Clerici | Foto di Davide Merli
Ovvero di quando puoi regredire anche di 10 anni e va comunque tutto bene.
Ieri sera l’area Carroponte strabordava di gente, più di 5000 presenze per uno degli appuntamenti più attesi di fine estate, con quella banda di “pazzi” degli Elii.
Doveva essere il tour promozionale dell’ultimo loro lavoro di studio, “L’album biango” e in effetti un po’ di brani nuovi ci sono stati regalati, come i sanremesi Dannati Forever e La canzone mononota, ma è stata soprattutto una festa, una grande riconciliazione con l’amato pubblico meneghino, che da questa città li ha visti partire e farsi strada ormai più di 20 anni fa, conquistando un successo nazionale e del tutto meritato.
A cominciare lo show è proprio il pubblico, al quale spetta la prima battuta di dialogo di Servi della gleba ad inizio canzone: Elio ovviamente sta al gioco, regalando una performance come sempre all’altezza, accompagnato dagli amici di una vita: Faso, Cesareo e Rocco Tanica (a tratti compare e scompare alle voci e tastiere, ma in questo tour è sostituito dal bravo e simpatico Vittorio Cosma, altrimenti detto Carmelo), insieme sul palco a Mayer, Aguzzi e Paola Folli.
Accompagnato da un corpo di ballo da far invidia a quello del Moulin Rouge, composto dal solo Mangoni, eclettico e poliedrico show man, capace di cambiar d’abito di canzone in canzone e diventare da Supergiovane in tuta in meno di 30 secondi il principale esponente del burlesque (maschile), lo show degli EelST è stato anche un omaggio al passato della band, con canzoni cantate in coro e a squarciagola da tutti i partecipanti, le cui fasce d’età partivano dai 2 mesi per arrivare a sopra i 70 anni. Che cantassero anche i bimbi in carrozzina non posso assicurarlo, ma quelli che già sapevano star in piedi si divincolavano non poco sulle hit di 1° Maggio e Born to be Abramo, insieme ad amici e giovani genitori.
Partecipazione diffusa e adrenalinica, balli, canti e cori, lo show degli Elii termina alle 23,30 circa, piuttosto presto per quanto siamo abituati a vedere al Carroponte (nonostante il coprifuoco di mezzanotte). Breve encore acclamatissimo dal grido “Forza Panino” di tutta la folla, a reclamare Tapparella, che chiude il concerto, insieme ad una delle canzoni simbolo di Elio su Milano: Parco Sempione, che al palco di Via Granelli fa un po’ ridere. Ma ci siamo divertiti davvero tanto che una risata in più non ci guasta, davvero.
Set List
Intro
Servi della gleba
Dannati forever
La canzone mononota
Lampo
Nerone
Sala Prove
TVUMDB
Area
Supergiovane
El pube
Discomusic
1° Maggio
Rock‘n roll
Born to be Abramo
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Parco Sempione
Tapparella

